La challenge estrema del momento, con protagonista quella che viene definita la patatina più piccante del mondo, inizia già a causare guai molto seri tra i giovanissimi: la prima vittima è un ragazzino di 14 anni residente negli Stati Uniti. Anche se il prodotto è noto per i suoi potenti effetti, è la prima volta che uno sfidante muore a causa di questo concentrato di piccantezza, che ora è più che corretto definire letale.
La tragica vicenda si è consumata nella scuola superiore frequentata dalla vittima, lo studente afroamericano Harris Wolobah, di soli 14 anni. Un suo compagno di scuola gli avrebbe proposto la nota “sfida della patatina” e il ragazzo, dopo averla ingerita, sarebbe andato incontro alla morte nel giro di poche ore: solo l’autopsia saprà dire le cause della dipartita, ma i dubbi sono pochissimi anche per la famiglia.
La patatina più pericolosa del mondo
Vediamo meglio in cosa consiste questa sfida estrema dilagata nelle ultime settimane tra i social frequentati dai giovanissimi, tra cui spicca ovviamente Tik-Tok. La “One Chip Challenge” consiste, come da nome, nel mangiare una tortilla estremamente piccante.
La confezione che contiene il famigerato prodotto include anche una serie di istruzioni e dei guanti per maneggiare la tortilla in quanto la sola polvere depositatasi sulle dita può essere estremamente fastidiosa da ingerire: secondo quanto riportato dalla scatola, il prodotto avrebbe una potenza Scoville pari a 2,2 milioni di gradi.
L’ennesima sfida “estrema” del mondo dei giovanissimi
La “One Chip” non è certo la prima challenge estrema a causare guai in giro per il mondo: in passato abbiamo già parlato di sfide di scherno alla situazione del Coronavirus o a “innocenti giochi” che finiscono con furti d’auto. La famiglia del giovane che ha perso la vita a causa di questa sfida sarà seguita da un team di psicologi e il distretto del Massachusetts ove si è consumata la triste vicenda sta combattendo per bandire questi pericolosi prodotti.
Le istruzioni della tortilla riportano che tale sfida dovrebbe essere affrontata solo da adulti consapevoli ma è evidente che con la viralità di questi “giochi estremi” ad andarci di mezzo siano spesso e volentieri i ragazzini, spinti dalla voglia di emulare i loro idoli sul piccolo schermo.