La storica azienda Eni, fondata nel 1953 come Ente Nazionale Idrocarburi, che assorbì la sempre italiana Agip mantenendone il logo ha recentemente annunciato un cambiamento radicale nel branding delle sue stazioni di rifornimento. Ben noto per il suo iconico logo nero su sfondo giallo raffigurante un cane a sei zampe che emette una fiammata, Eni ha ora rivelato una nuova identità per le stazioni di rifornimento: EniLive. Il cambio arriva nell’ambito della transizione verde del marchio, già iniziata con Eni Plenitude.
EniLive: le caratteristiche del nuovo logo
Il nuovo logo abbandona il tradizionale nero per uno sfumato che va dal verde petrolio al celeste. Il cane a sei zampe rimane, ma perde le zanne e vede la sua storica fiammata trasformarsi in uno “Swoosh” celeste. Questa evoluzione simbolica si colloca nel contesto di un impegno crescente dell’azienda verso la sostenibilità.
Prima di EniLive e anche prima di Eni Plenitude, il logo di Eni è stato una delle icone più riconoscibili nel panorama italiano e internazionale. Creato nel 1952 da Luigi Broggini, il famoso cane a sei zampe è stato un simbolo che ha attraversato decenni di storia industriale e culturale. Il logo originale era dominato da un cane a sei zampe su uno sfondo giallo e nero, che emetteva una fiammata dalla bocca.
La presenza del cane a sei zampe era una sintesi visiva dell’energia e delle attività di Eni: le tre zampe anteriori rappresentavano il percorso da seguire sopra la terra (esplorazione, produzione, raffinazione), mentre le tre zampe posteriori rappresentavano le attività sotterranee (ricerca geologica e produzione di petrolio e gas). La fiammata, invece, simboleggiava l’energia e la forza propulsiva. Questo secondo alcune analisi del pittogramma, e l’intenzione iniziale di Agip che non hanno però riscontro con la versione ufficiale di Eni.
L’interpretazione ufficiale associa quattro gambe alle ruote dell’auto, mentre le altre due al conducente. Ne consegue che il ‘cane a sei zampe’ di Eni altro non è che, sottolinea altresì la società energetica, una sorta di centauro moderno che identifica il rapporto in simbiosi tra l’uomo, in questo caso l’automobilista, e la tecnologia, rappresentata dalla macchina, che rende più potenti e più efficienti i mezzi di locomozione.
Questa trasformazione del logo in EniLive rappresenta quindi non solo un aggiornamento estetico, ma anche un nuovo orientamento etico e strategico per l’azienda, in linea con gli sforzi globali di transizione verso la sostenibilità che ha dichiarato:
Enilive, nuovo brand e nuova identità visiva della società, rappresenta un cambio di passo per raccontare il ruolo di interprete della trasformazione della mobilità che Eni Sustainable Mobility ha acquisito per accompagnare le persone lungo questo percorso. Nel logo il cane a sei zampe rimane centrale e identitario, ma la “svolta”, l’icona che sostituisce la fiamma, diventa simbolo di una “mobilità viva”, flessibile e innovativa.
Il nuovo brand si inserisce così, in modo coerente, nel sistema di marchi che Eni ha lanciato negli ultimi due anni, tingendosi di un colore nuovo e dotandosi di un segno grafico che ne dichiara il campo di azione, il ruolo all’interno del percorso di decarbonizzazione e nella strategia complessiva per la transizione energetica di Eni.
Il comunicato stampa di EniLive
Eni Plenitude e la Transizione Verde
Nata nel 2017 come divisione Gas&Power e trasformata successivamente in società retail per gas e luce, Eni gas e luce è stata rinominata Eni Plenitude a partire dal 7 marzo 2022. Questo cambio è stato parte di un progetto più ampio che include la produzione da rinnovabili, la vendita di energia e servizi energetici, e una rete di punti di ricarica per veicoli elettrici.
La nuova visione di mobilità sostenibile
Secondo il comunicato rilasciato da Eni, l’obiettivo di EniLive è “dare vita a un nuovo concetto di mobilità” incentrato su nuovi vettori energetici, come i biocarburanti di origine organica e l’idrogeno. Le stazioni EniLive saranno luoghi multiservizi dove sarà possibile non solo fare rifornimento, ma anche usufruire di una serie di servizi aggiuntivi come ritiro di pacchi Amazon e pagamento di bollettini già presenti per la verità in alcune stazioni del territorio.
EniLive mira a essere una forza trainante nel campo della mobilità sostenibile. L’offerta si arricchirà di nuovi vettori energetici low carbon e di postazioni per la ricarica di veicoli elettrici. La transizione include anche lo sviluppo di tecnologie volte a ridurre le emissioni nei settori del trasporto pesante, navale e dell’aviazione.
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Una nuova era per Eni, non senza accuse di Greenwashing
La rinnovata immagine di Eni, rappresentata dal suo nuovo logo EniLive, si pone come più di un semplice rebranding estetico; Vuole essere l’incarnazione di una strategia aziendale che punta a posizionarsi in modo più centrale nell’agenda della sostenibilità globale. Tuttavia, mentre Eni naviga attraverso queste acque inesplorate del cambiamento ambientale, si trova anche ad affrontare accuse di greenwashing.
Critici sostengono che il cambiamento del logo e l’iniziativa di sostenibilità potrebbero essere più superficiali che sostanziali, servendo più come una tattica di marketing che come un impegno autentico verso una transizione ecologica. Come con qualsiasi grande passo verso la sostenibilità, la vera misura del successo risiederà nei dettagli e nelle azioni concrete che seguiranno questo rilancio del marchio. Perciò, mentre EniLive segna indubbiamente l’inizio di una nuova era per l’azienda, rimane da vedere se questa transizione sarà all’altezza delle aspettative e riuscirà a spegnere anche la fiammata delle critiche.