Nell’ultimo periodo alcuni utenti hanno segnalato la comparsa di uno strano messaggio mentre utilizzavano ChatGPT che gli ha impedito di continuare a utilizzare il servizio. Ecco cosa diceva:
Hai raggiunto il nostro limite massimo di messaggi per 24 ore. Sei pregato di riprovare più tardi.
ChatGPT
Ovviamente, esso ha causato molte perplessità all’interno della community degli utenti di ChatGPT, tanto da creare un vero e proprio dibattito: questo è un bug oppure indica l’introduzione di una nuova regola che impone alcune restrizioni per impedire l’eccessivo utilizzo dell’applicazione? Cerchiamo di approfondire un po’ la situazione per cercare di capire quale possa essere la risposta corretta.
Sulla base di alcune testimonianze presenti all’interno del community forum di OpenAI, questo messaggio non è necessariamente comparso solo a persone che hanno usato molto la piattaforma. Diverse persone dicono di averlo ricevuto anche solo dopo aver fatto due o tre domande in un periodo di 24 ore. Ciò ha provocato molta perplessità negli utenti, inizialmente convinti che il messaggio fosse stato introdotto per limitare coloro che fanno un utilizzo eccessivo di ChatGPT.
Ciò che ha reso la situazione ancora più strana e paradossale è poi il fatto che questo evento ha riguardato anche utenti abbonati al servizio ChatGPT Plus. Queste persone hanno dunque presumibilmente scelto di pagare un abbonamento proprio per evitare limitazioni, ma ora, sorprendentemente, anche loro stanno subendo la stessa sorte degli utenti non paganti. A questo punto risulta inevitabile chiedersi: cosa sta succedendo? OpenAI ha cambiato per tutti alcune regole senza avvisare nessuno, oppure questo messaggio è un semplice bug del sistema?
Quindi cosa sta succedendo su ChatGPT?
Se in un primo momento potrebbe sembrare scontato pensare che questo nuovo messaggio sia stato introdotto per limitare l’utilizzo eccessivo della piattaforma, i fatti sembrano puntare in un’altra direzione. Il fatto che esso sia comparso a persone che utilizzavano raramente il servizio e persino a utenti paganti sembra invece indicare che si tratti di un bug.
Questa ipotesi sembra poi farsi ancor più probabile se si pensa al fatto che, tendenzialmente nell’epoca di internet, quando un utente paga un servizio, ogni condizione di utilizzo dev’essere chiaramente indicata sin dall’inizio del contratto. Ogni individuo deve dunque essere sempre consapevole di tutti i servizi che gli vengono garantiti dal pagamento dell’abbonamento e, se ciò non dovesse avvenire, ne farebbe le spesse la reputazione del servizio e dell’azienda.
Pare dunque evidente che questo messaggio sia solo un errore di ChatGPT e non un silenzioso cambio di regole. Tuttavia, queste rimarranno solamente delle speculazioni, finché OpenAI non chiarirà ufficialmente la vicenda.