Manca sempre meno all’uscita di Assassin’s Creed Mirage e tutti i fan della serie non vedono l’ora di scoprire se le intenzioni di Ubisoft di creare un titolo che prenda il meglio del vecchio e del nuovo della serie verranno deluse o meno. In attesa del 5 ottobre (sì, se ancora non ne eravate al corrente, la data d’uscita è stata anticipata), Ubisoft ha fatto interessanti dichiarazioni in merito alla genesi del progetto.
Sarà per il fatto che Basim è tra i personaggi principali del capitolo Valhalla, sarà perché il tempo che intercorre tra l’uscita dei due titoli è sospettosamente breve, ma probabilmente tutti avevano intuito che il legame tra Mirage e Valhalla non si limitasse ad alcuni cenni di lore: ebbene, ora Ubisoft ha ufficialmente confermato che Mirage nasceva proprio come DLC del capitolo più “nordico” della saga.
Assassin’s Creed Mirage doveva essere un contenuto aggiuntivo
A fare queste dichiarazioni è stato il creative director della nota serie di Ubisoft, Stephane Boudon, nel corso di una recente intervista.
“All’inizio stavamo lavorando su Assassin’s Creed Valhalla e relativi DLC e ci è venuta l’idea di creare un’espansione specifica per il titolo che permettesse di esplorare il Medio Oriente. Volevamo, in qualità di fan di lunga data della serie, tornare nelle terre che hanno reso così epico ed affascinante il primo capitolo della serie: ciò ci sembrava particolarmente indicato soprattutto perché il quindicesimo anniversario della serie era ormai dietro l’angolo. All’inizio, sì, era una proposta che stava prendendo piede. Era Eivor che andava in Medio Oriente, e non appena è stato approvato il cambiamento, abbiamo deciso di andare con Mirage.”
Un capitolo che abbraccia presente e passato della serie
Anche se sono numerosi, a livello di trama, i riferimenti ai capitoli più recenti, Ubisoft ha affermato che Mirage non mira ad essere un capitolo della serie che abbraccia completamente la filosofia di Odyssey, Origins e Valhalla. Il gioco, tanto per iniziare, non dovrebbe comprendere contenuti aggiuntivi e, al contrario dei titoli più recenti, il focus sarà sulla trama più che sull’esplorazione: questo porterà necessariamente il mastodontico monte ore a cui siamo stati abituati negli ultimi anni a calare.
Tutti questi aspetti, confermati più o meno ufficialmente da Ubisoft, ci fanno comprendere che siamo di fronte ad un Assassin’s Creed diverso: anche se la formula di un DLC con un nuovo protagonista non può che farci pensare a un titolo storico come Black Flag e il suo Freedom Cry, e quindi non solo ai titoli più recenti, Mirage sarà qualcosa di più e, se Ubisoft avrà giocato bene le sue carte, qualcosa di completamente nuovo.