Se abitate in Piemonte iniziate a dire addio al vostro adorato veicolo a Diesel. Il prossimo 15 settembre entrerà in vigore lo stop alla circolazione dei veicoli Diesel Euro 5 in 76 Comuni della Regione. La decisione ha già suscitato le ire non solo dei cittadini, ma anche quelle del Governo nazionale (Ministero dell’Ambiente in primis).
L’area dei comuni colpiti dalla limitazione è risultata la più inquinata d’Italia del 2021. Qui, infatti, il limite soglia di particelle PM10, le cosiddette “polveri fini”, nell’aria è stato superato per 140 durante l’anno di esame. Questa la ragione dietro allo stop.
Stop ai veicoli Euro 5: ecco la disciplina
Lo stop riguarderà, dal prossimo 15 settembre, i veicoli Euro 5 e riguarderà 76 Comuni diversi tra cui tutti i capoluoghi di Provincia. I mezzi colpiti non potranno circolare sul territorio comunale a partire dalle 8.30 fino alle 18.30 dal lunedì al venerdì.
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Ogni Comune in cui è presente la limitazione ha però individuato delle strade in cui i veicoli vietati possono circolare liberamente. Tutte le informazioni inerenti alle zone in deroga al divieto sono riportate sul sito internet dei vari Comuni.
In situazioni di particolare criticità ambientale, la Regione ha previsto l’istituzione di una “zona arancione” e di una “zona rossa”. La zona arancione scatta quando i sistemi registrano un valore di PM10 superiore a 50 mcg/mc per 3 giorni consecutivi ed estende lo stop anche al sabato e alla domenica. La zona rossa, che scatta quando si supera la soglia di 75 mcg/mc per 3 giorni consecutivi, prevede lo stop anche dei veicoli diesel che trasportano merci.
Per ridurre gli stringenti limiti regionali, i cittadini piemontesi possono aderire al sistema “Move-In” (Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti). Ciò permetterà loro di circolare liberamente anche nelle aree di stop, a patto di rispettare una soglia di chilometri prestabilita (si parla di 9mila chilometri l’anno).
La procedura Move-In è totalmente automatizzata. La distanza coperta sarà conteggiata attraverso un’apposita scatola nera montata sul veicolo, mentre i chilometri residui potranno essere controllati dal cittadino grazie a un’applicazione.
Dura la risposta della politica nazionale
Il divieto di circolazione ha immediatamente suscitato una pronta risposta dal Governo nazionale. Per esempio Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture, il blocco rappresenta “l’ennesima forzatura di Bruxelles sui temi green”.
Intanto il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin è al lavoro insieme a tutto il suo dicastero per cercare misure alternative alle restrizioni o, in alternativa, di posticipare l’entrata in vigore del divieto. Tutto ciò per scongiurare “enormi difficoltà a migliaia di professionisti, famiglie e imprese”.