Tra le migliori qualità di Bleach sicuramente vi è il gran numero di personaggi, tutti estremamente variegati fra di loro e facilmente riconoscibili, grazie ai loro design unici e distintivi e alle loro spade caratteristiche, le Zanpakuto, le famose katane della serie, forse uno dei tratti più importanti dell’opera, poiché è attorno a esse che girano i concetti di Bankai e Shikai, i poteri più caratteristici di Bleach.
I personaggi che più sono stati amati dal pubblico dell’opera di Tite Kubo sono senza dubbio Ichigo Kurosaki, il protagonista del manga, e i vari Capitani e Luogotenenti del Gotei 13, la divisione militare a difesa della Soul Society; tra di essi, ha sempre spiccato un combattente possente e poderoso come Kenpachi Zaraki, che di recente nell’ultimo episodio della saga della Guerra Millenaria ha sferrato uno dei suoi colpi più potenti.
Ma tra tutti questi incredibili personaggi, sia buoni che cattivi (come gli inquietanti Espada), chi è stato il primo personaggio a essere creato da Tite Kubo in Bleach? E, di conseguenza, chi ha creato uno “standard” per i futuri personaggi a livello di design? La risposta è tutt’altro che scontata.
La rappresentazione dell’estetica di Tite Kubo
Il primissimo personaggio a essere stato creato da Tite Kubo in Bleach fu Rukia Kuchiki, la giovane shinigami che per prima incontra il protagonista dell’opera Ichigo Kurosaki, e che lo accompagnerà nelle prime fasi della sua avventura in Bleach, e attorno alla quale gireranno le vicende della prima, grande saga dell’opera, quella della Soul Society e del suo salvataggio a opera di Ichigo e compagni.
Prima di occuparsi della storia e del protagonista in sé, Tite Kubo voleva focalizzarsi sull’estetica della sua opera, visto che riteneva fosse la parte più importante di un manga e che meglio sarebbe rimasta impressa nei lettori, e perciò puntò molto su uno stile che fosse semplice ma caratteristico.
Prendendo spunto dai classici shinigami del folklore giapponese, Tite Kubo disegnò Rukia Kuchiki con un semplice, ma estremamente rappresentativo, kimono nero con dettagli bianchi, mentre porta al fianco la sua Zanpakuto Sode no Shirayuki. È quindi da Rukia che si è originato il design “base” degli shinigami della Soul Society.