Lo sciopero di attori e sceneggiatori è iniziato 110 giorni fa, e sembra non finirà a breve. Il braccio di ferro tra i sindacati e gli studios infatti continuerà ininterrottamente finché non verrà negoziato un accordo tra le due parti, anche se i secondi non sembrano intenzionati a esaudire le richieste dei lavoratori dell’industria. A dimostrarlo sono i rinvii le uscite di questi film al 2024 o addirittura oltre.
In nottata infatti è stato rivelato che la Warner Bros. ha rinviato ben tre film, tra cui l’attesissimo Dune – Parte 2. Il film diretto da Denis Villeneuve e tratto dall’omonimo romanzo di Frank Helbert avrebbe dovuto debuttare nelle sale il prossimo novembre, ma è stato rinviato al 14 marzo 2024. Un mese fa si era parlato di come i film fosse a rischio rinvio proprio a causa dell’attuale sciopero.
Dune – Parte 2 ha preso la data d’uscita inizialmente occupata da Godzilla vs Kong: The New Empire, che è stato rimandato al 12 aprile. Questo ha causato anche il rinvio del film anime The Lord of the Rings: War of the Rohirrim al 13 dicembre 2024. Al momento questi sono gli unici film rinviati, ma la lista potrebbe allungarsi nei prossimi mesi, visto che ci vocifera che anche la Disney rimanderà alcuni dei suoi film attesi per il resto del 2023 tranne The Marvels.
Le reaizoni del sindacato al rinvio di Dune e altri film
Gli studios stanno preferendo rimandare i film e puntare la loro attenzione sulle intelligenze artificiali, piuttosto che sedersi a un tavolo per negoziare con coloro che realizzano proprio i film. Secondo quanto riportato da alcune fonti, le richieste di attori e sceneggiatori prenderebbero in totale soltato il 3% delle cifre che gli studios guadagnano annualmente. Lo sciopero potrebbe inoltre ingrossarsi con l’aggiunta dei lavoratori degli effetti speciali e della post produzione.
Chiunque in America può contribuire allo sciopero donando alcuni soldi alla causa. Gli attori e gli sceneggiatori che stanno partecipando allo sciopero non stanno guadagnando nulla, visto che non partecipano a nessuna produzione e neanche agli eventi collegati. Si spera che gli studios prima o poi decideranno di accettare le richieste dei sindacati per dare un buon finale a questo sciopero.
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Fonte: Discussing Films.