Sosuke Aizen è senza dubbio uno degli antagonisti più carismatici di tutto Bleach: all’inizio della saga della Soul Society, la prima importante saga dell’opera di Tite Kubo, appare come un personaggio quasi benevolo, con quegli occhiali squadrati da persona saggia e cordiale, apparentemente il tranquillo e pacato Capitano della 5a Divisione del Gotei 13.
Come è ben noto da tantissimo tempo, Aizen è protagonista di uno dei più importanti tradimenti e colpi di scena della storia degli anime, poiché erano già secoli che lui aveva progettato di tradire la Soul Society, con la finalità ultima di sostituirsi al Re delle Anime e diventare un nuovo Dio dell’universo di Bleach. Viene sconfitto alla fine della lunga saga degli Arrancar da Ichigo Kurosaki, che usa il Mugetsu per sconfiggerlo, ma al prezzo della perdita di tutti i suoi poteri da shinigami.
Oltre al suo coinvolgimento nella saga del Pendolo, dove compie i terribili esperimenti sui futuri Vizard e porta Kisuke Urahara a essere bandito dalla Soul Society, e ai fatti che portano Ichigo Kurosaki e Rukia Kuchiki a incontrarsi, non sappiamo però null’altro sul passato di Sosuke Aizen, che cosa facesse prima della Saga del Pendolo, che carattere aveva un tempo e quali eventi lo hanno portato a tradire la Soul Society. Tite Kubo, il creatore del manga, nel Q&A 327, spiega il motivo della sua scelta di non raccontare una storia delle origini di Sosuke Aizen.
Una figura retorica troppo abusata
Nel Question & Answer n° 327, viene chiesto a Tite Kubo come mai l’ex Capitano della 5a Divisione non abbia ricevuto una “storia delle origini”, e fa notare che ciò è strano: è raro che antagonisti senza un solido background possano rivelarsi così carismatici come Sosuke Aizen.
Tite Kubo allora risponde che lo svelare il passato di un antagonista è una figura retorica che non gli piace assolutamente, perché porta troppo il lettore a empatizzare con il cattivo, cosa che Kubo non ha mai voluto. Conclude dicendo che sì, ogni personaggio porta con sé valori morali differenti, ma più è grande il divario morale tra protagonisti e antagonista, migliore diviene quest’ultimo.
Infatti, Sosuke Aizen pecca di qualsivoglia morale, poiché non si fa alcuno scrupolo a eseguire i suoi atroci esperimenti sui futuri Vizard, o a sacrificare senza alcun rimorso di coscienza i suoi Espada più potenti, come Tier Harribel, messa KO da Aizen perché non era stata in grado di sconfiggere Toshiro Hitsugaya, e perciò reputata inutile.