Durante il mese di agosto 2023, in occasione del ritorno o della partenza di molti viaggiatori per le vacanze estive, i prezzi di benzina e gasolio hanno continuato ad aumentare fino a raggiungere livelli record. In base ai dati settimanali diffusi dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), sembra infatti che il prezzo della benzina nel servizio self service sia salito a 1,946 euro al litro, mentre il gasolio si attesti a 1,845 euro al litro. Ciò ha causato l’ira di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha subito commentato la notizia nel seguente modo:
Uno schiaffo per chi sta tornando dalle vacanze! Una speculazione sfrenata che colpisce chi fa rientro dalle ferie o ha scelto di partire solo ora per raggiungere la località di villeggiatura.
Massimiliano Dona
Dona evidenzia inoltre notare il forte impatto di questi aumenti sulle tasche dei consumatori. Infatti, secondo i calcoli medi effettuati, in una settimana il prezzo di un pieno da 50 litri è aumentato di 36 centesimi per la benzina self service e di 88 centesimi per il gasolio. In particolare, durante tutto il mese, il prezzo di un litro di benzina è aumentato di circa 5 centesimi, che si traduce in un rincaro del 2,5% e porta a spendere ben 2 euro e 41 centesimi in più per un pieno.
Per quanto riguarda invece il gasolio, i dati sono ancora più negativi, il prezzo è aumentato di quasi 10 centesimi al litro, ovvero un incremento del 5,7%, che equivale a 4 euro e 96 centesimi in più per rifornimento. Ciò vuol dire che una famiglia con necessità di riempire il serbatoio almeno due volte al mese spenderà in media 119 euro in più all’anno. Dona ha poi sottolineato anche il fallimento di tutte le iniziative governative per cercare di arginare i vertiginosi cambiamenti di prezzo, tra le quali, ad esempio, l’obbligo di esporre il prezzo medio presso i distributori.
In quali regioni l’aumento dei prezzi è stato maggiore?
Tuttavia gli aumenti dei prezzi non risultano essere uguali in tutte le regioni italiane. Ecco dunque quali sono quelle in cui i costi hanno raggiunto il livello maggiore.
Per quanto riguarda la benzina, secondo i dati del Mase la regione in cui l’aumento del prezzo di un pieno è maggiore risulta essere il Molise: +2,20 euro. Subito dietro troviamo la provincia di Bolzano, dove il costo è aumentato di 1,95 euro rispetto all’inizio del mese. Al terzo posto abbiamo infine la Campania, in cui ogni pieno costa 1,85 euro in più. Se invece guardiamo ai prezzi al litro più alti, subito dopo le autostrade ci sono Bolzano (1,984 euro), Basilicata (1,971) e Puglia (1,969)
Anche per il gasolio, il Molise è la regione in cui abbiamo avuto il maggiore del prezzo di un pieno: +4,50 euro per ogni rifornimento. Poi troviamo la Campania, dove il pieno costa 4,35 euro in più. Al terzo posto c’è invece Bolzano, con un aumento di 4,30 euro. Per quanto riguarda infine i prezzi al litro, anche in questo Bolzano risulta essere la città più cara (1,890 euro al litro), seguita dalla Calabria (1,874) e dalla Valle d’Aosta, a pari merito con la Liguria (1,872).
