Il successo che sta avendo negli ultimi tempi Bleach è impressionante, ed è sicuramente molto aiutato dall’anime che sta venendo trasmesso su Disney+, riguardante l’ultima grande saga del manga, la Guerra Millenaria, ovvero il conflitto tra un misterioso gruppo di Quincy capitanato da Yhwach, senza dubbio uno dei cattivi più iconici della serie, e tra Ichigo Kurosaki e tutti i combattenti della Soul Society.
Erano da molti anni che Bleach non riceveva un adattamento anime, addirittura erano passati 10 anni dalla trasmissione dell’ultimo episodio della saga dei Fullbringer al primo della Guerra Millenaria, e senza dubbio la qualità complessiva è molto migliorata. Ma anche la serie “vecchia” si difende ancora oggi molto bene, dato che ha animato uno degli archi più belli dell’intero manga di Bleach: la saga degli Arrancar e dell’Hueco Mundo.
In questo poderoso ed elettrizzante arco narrativo, Ichigo e la Soul Society si sono scontrati con l’esercito del traditore Sosuke Aizen, formato da Hollow modificati senza maschera, gli Arrancar. Tra essi, spiccavano i potenti Espada. Questi ultimi posseggono dei nomi sicuramente singolari, con un riferimento ben preciso, inserito da Tite Kubo, il creatore di Bleach, come piccolo “easter egg”, a dimostrazione del suo amore per la cultura occidentale.
Una denominazione ben precisa
Grimmjow Jaegerjaquez, Ulquiorra Cifer, Tier Harribel… Potrebbero tutti sembrare nomi senza nessuna connessione logica tra loro, ma esiste un filo conduttore che lega tutti i nomi degli Espada a un preciso tema del mondo reale, ovvero l’architettura.
Infatti, tutti gli Espada sono stati denominati da Tite Kubo in Bleach sulla falsariga dei nomi di alcuni importanti architetti moderni: ad esempio, Grimmjow Jaegerjaquez deriva da Sir Nicholas Grimshaw, un importante architetto britannico che ha progettato l’Eden Project, un complesso turistico che comprende due enormi biosfere che contengono al loro interno centinaia di migliaia di specie di piante.
O ancora, Ulquiorra Cifer da Patricia Uquiola Hidalgo, un’architetta e designer spagnola che ha realizzato numerosi complessi residenziali, poli di uffici e il design di vari negozi in giro per il mondo e che è molto legata anche all’Italia, avendo a lungo studiato architettura presso il Politecnico di Milano.
Una chicca interessante e che sicuramente solo coloro che sono molto appassionati di architettura possono aver vagamente colto (oltre al nome infatti non vi sono altri riferimenti agli architetti), ma che ancora una volta dimostra quanto Tite Kubo apprezzi il mondo occidentale.
