Il primo capitolo di Boruto: Two Blue Vortex è appena uscito eppure sta già facendo parlare di sé, tra prime novità e alcuni colpi di scena che mai ci saremo aspettati di leggere: Masashi Kishimoto, tornato alla scrittura già da novembre del 2020 dopo un periodo di pausa in cui supervisionava soltanto i lavori, sta adesso tornando a dare il meglio di sé e questi ultimi mesi di lavori col sequel di Naruto lo confermano.
Le prime pagine ci hanno già confermato qualcosa che potevamo temere, ma che avremo preferito nel nostro cuore non vedere mai: Naruto, ora scomparso, non è più l’Hokage del Villaggio della Foglia. Al suo posto è invece subentrato Shikamaru Nara, già consigliere del Settimo e ora Ottavo a tutti gli effetti che si trova a dover gestire una situazione più critica che mai, visto il pericolo incombente e la scomparsa di uno dei Ninja più forti del Villaggio e dell’intera Alleanza.
Sempre all’inizio del capitolo, però, ci viene fornita un’informazione fondamentale che ci aiuta a contestualizzare meglio gli eventi: Sarada, infatti, ci informa che sono passati ben tre anni da quando Boruto ha lasciato il Villaggio della Foglia, stabilendo così la durata precisa del time skip tra il primo e il secondo arco narrativo.
Da notare tra l’altro come, in questo modo, Boruto sia per certi versi speculare a Naruto. Anche la serie originale aveva infatti visto un time skip di circa tre anni dopo il volume 27, anche se in quel caso l’opera era proseguita con lo stesso titolo. Nel caso di Boruto, c’è stato invece un vero e proprio cambiamento di brand che è passato dall’essere Boruto: Naruto Next Generations a Boruto: Two Blue Vortex, eliminando così qualsiasi tipo di riferimento a Naruto nel titolo in maniera simile a quanto accaduto all’un tempo protagonista.
Non ci resta che aspettare e vedere come proseguirà la storia, se andando avanti il livello continuerà a salire o se, invece, soccomberà come accaduto al predecessore secondo molti dopo anni e anni di serializzazione.