Assassin’s Creed Mirage promette di essere un titolo con ampi riferimenti alle origini della serie: anche la scelta dell’ambientazione ha rispettato in tutto e per tutto questa idea. Parliamo di Baghdad, o meglio, il nuovissimo trailer pubblicato da Ubisoft ci parla del lavoro dietro alla ricostruzione di questa leggendaria città del passato.
Il video “Ricreare una città perduta” illustra tutti i passaggi che hanno portato il team di Ubisoft a ridare vita ad un periodo piuttosto buio per quanto riguarda le fonti a nostra disposizione: l’Iraq del nono secolo è ricca di fascino e di mistero, sarà riuscito il team di Ubisoft a ricrearla fedelmente e senza cadere in tediosi stereotipi? Scopriamolo.
La città perduta che fa da ambientazione per Assassin’s Creed Mirage
Nono secolo, Iraq, Baghdad è quello che possiamo considerare il “centro del mondo” per l’epoca, ma, nonostante sia stata una città storicamente e culturalmente di importanza rilevante, il team di Ubisoft si è trovato a fronteggiare un ostacolo non da poco: la mancanza, al giorno d’oggi, di resti di questa antica capitale.
La ricostruzione, come riporta uno degli sviluppatori, è stata possibile solo grazie ad un’attenta analisi dei reperti e, soprattutto, ad una comunicazione costante con team di storici locali. I documenti che sono stati analizzati avranno anche un loro ruolo all’interno del gioco, sotto forma di tasselli di un database ispirato a quanto visto con i primissimi giochi della serie.
La forma dell’antica capitale
La città, anticamente formata da quattro grandi quartieri, è stata ricostruita rispettando questo schema storicamente fedele: abbiamo il quartiere degli scienziati e filosofi, sede della cultura e dell’incontro tra diverse scuole di pensiero, Abbasiyah. Abbiamo poi il quartiere del commercio: un fervido punto di snodo per le culture di tutto il mondo conosciuto, Karkh.
Il distretto industriale e più povero della città, sede di orfani, ladruncoli e poveri artigiani, Harbiya. Per finire abbiamo il distretto regale, sede dei palazzi di governo, tra cui quello del Califfo: la “Città della Pace”. Il ruolo di punto di incontro delle diverse culture che ha questa città è evidente anche passeggiando per le strade ricreate da Ubisoft: non solo ci troveremo, per le vie principali della città, a destreggiarci in mezzo ad un’immensa folla, ma troveremo persone con usanze, modi di fare e di parlare profondamente diverse l’un l’altre.
Riferimenti storici e… un nuovo Leonardo?
Uno degli sviluppatori all’interno del video ha accennato anche alla presenza di alcuni personaggi storici, come da tradizione per la serie: tra questi non vi sono solo califfi e guerrieri, come nel caso del mitico Ali Ibn Muhammad, ma anche di un certo inventore dell’epoca, Banu Musa. La sviluppatrice afferma anche che potremmo, nel corso della nostra avventura, anche fare uso di alcune delle sue geniali invenzioni… non vi ricorda qualcuno che, in Assassin’s Creed II, ci ha salvato la pellaccia in più di un’occasione con il suo genio?