Dopo mesi e mesi di voci e leaks, finalmente Red Dead Redemption è pronto ad approdare sulle console della generazione corrente sotto forma di porting (una scelta che non ha entusiasmato il pubblico, in verità). Il titolo è infatti disponibile su Switch, PS4 (e quindi anche PS5) a partire dalla giornata di oggi e i più curiosi potranno finalmente scoprire come gira questo titolo storico sull’ibrida Nintendo.
Non è infatti un mistero che i fan del titolo western di Rockstar Games avessero qualche perplessità in merito all’approdo del titolo sulla console portatile della grande N: anche se il gioco ha ormai compiuto 13 anni, sappiamo bene che i porting su Switch, data la sua natura hardware decisamente inferiore alla concorrenza, sono un bel rischio: ne sarà valsa la pena? Scopriamolo insieme.
La Switch regge bene Red Dead Redemption?
Prendiamo in analisi un video gameplay di 20 minuti pubblicato da Gamespot sul suo sito ufficiale per analizzare il comportamento del titolo sulla console di Nintendo. Tenendo conto del fatto che il titolo, pur essendo solamente un porting, costerà la bellezza di 50 euro, il pubblico si augura vivamente che le sue aspettative non vengano deluse.
All’interno del video pubblicato da Gamespot abbiamo la possibilità di vedere come si comporta il gioco in diverse situazioni: abbiamo cutscenes, scene di gamplay al chiuso, all’aperto, circondati o meno da personaggi. Per quanto riguarda la risoluzione, la primissima versione di RDR su console portatile è soddisfacente: viaggiamo sui 720p in modalità portatile con un framerate sostanzialmente costante: è evidente che il framerate del titolo originale è stato sbloccato e alcuni tratti ci sono sembrati estremamente fluidi.
Un esperimento parzialmente riuscito
La grande pecca del porting su Nintendo Switch sta nella sua versione docked: è qui che il gioco sembra faticare sotto alcuni aspetti. Tralasciando il fatto che il titolo gira sui 1080p, Red Dead Redemption risulta non essere più un titolo gradevole alla vista. Il bilanciamento dei colori non soddisfa appieno il nostro occhio ed è evidente la presenza di un aliasing eccessivo.
Ci sembra quasi superfluo specificare che, trattandosi di un gioco di più di 10 anni, sarebbe stato più opportuno lavorare ad un’opera di rimasterizzazione anziché ad un semplice porting, al fine di non trovarci ad avere a che fare con una sensazione di inadeguatezza della grafica e dei modelli rispetto a quanto si è soliti vedere nel 2023. La versione portatile di Switch fa, tutto sommato, un buon lavoro con il titolo, omaggiandolo con una versione inedita della quale, probabilmente, avevamo davvero bisogno.