Uno dei motivi per cui amiamo One Piece è la sua sigla. In Italia l’abbiamo impara a memoria All’arrembaggio, il titolo della sigla di apertura italiana cantata da Giorgio Vanni, con le musiche di Massimo Longhi e i tesi di Alessandr Valeri Manera. Una musica che ha accompagnato i pomeriggi di tanti giovani tornati da scuola. Anche se successivamente anche nel nostro Paese l’anime è stato chiamato con il suo nome corretto, All’arrembaggio è rimasta un’icona per One Piece in Italia.
In originale la primissima opening dell’anime si intitola We Are!, ed è cantata da Hiroshi Kitadani. È una sigla diventata famosissima, che ha accompagnato in Giappone i primi 47 episodi della serie. Successivamente è tornata nella serie sottoforma di diversi remix. Il più famoso risale a un anno fa circa, quando venne rilasciata un rifacimento per l’episodio 1000 (lo trovate a questo link, sul canale YouTube di Toei Animation). Proprio la sigla originale di One Piece ha visto una nuova versione cantata nientemeno che da Freddy Mercury: grazie ovviamente all’AI.
We Are… the Champions
Nell’ultimo anno i programmi che utilizzano l’intelligenza artificiale hanno visto un incredibile sviluppo, specie tra il grande pubblico: basti pensare a Midjourney o a ChatGPT. Esistono anche diversi programmi che permettono di utilizzare la voce di artisti famosi per realizzare cover molto particolari e inedite.
Un esempio è il canale YouTube AI COVER Greatest Hits, che realizzare AI Cover di artisti non più tra noi, quali Frank Sinatra, Michael Jackson e, per l’appunto, Freddy Mercury. Il frontman dei Queen in questa AI Cover canta in (quasi) perfetto giapponese We Are!, la storia sigla dell’anime con protagonista Luffy e i suoi amici. Il video lo trovate qui di seguito.
Oltre One Piece: il ruolo dell’AI
Di fronte a questi utilizzi dell’intelligenza artificiale c’è sempre da chiedersi quanto siano eticamente corretti. L’AI utilizzata come in questi filmati di YouTube può anche ricadere nel fair use. Ma apre scenari inediti, che spaventano intere categorie. Negli USA Hollywood è ferma dallo scorso maggio per il doppio sciopero delgi attori e degli sceneggiatori. E l’utilizzo dell’AI è proprio una delle principali questioni che hanno portato a questa agitazione.
Lo stesso live-action dell’opera di Oda è indirettamente coinvolto dallo scopero SAG-AFTRA: fino a che gli attori sono in agitazione, nessun membro del cast può pubblicizzare la serie sui social o durante degli eventi. Da inizio sciopero il cast è infatti “in silenzio”: da Emily Rudd a Inaki Godoy, nessuno sui propri profili social parla più della serie. Uno sciopero che potrebbe durare ancora mesi, finché le major non chiarirano in che modo vogliono utilizzare l’AI.