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Xbox ha introdotto un nuovo sistema per combattere la tossicità

Nella giornata di ieri, Xbox ha annunciato di aver introdotto un nuovo sistema atto a ridurre i comportamenti tossici all’interno della sua community. Un’iniziativa che, per quanto positiva, non sembra aver riscosso largo consenso tra gli utenti, rimasti piuttosto dubbiosi sulla sua efficacia.

L’Enforcement Strike System, questo il nome completo del nuovo sistema, è stato presentato dalla divisione gaming di Microsoft con un post apparso sul canale di comunicazione ufficiale Xbox Wire, che ne spiega il funzionamento. L’obiettivo dichiarato è quello di educare i giocatori tramite una serie cumulativa di eventuali sanzioni che verranno emesse in base alla gravità delle infrazioni.

Sebbene queste portino a delle punizioni di proporzioni sempre maggiori, la community ha espresso diverse perplessità riguardanti le tempistiche necessarie per arrivare a sanzionare significativamente comportamenti ritenuti particolarmente tossici. Anche il grado di gravità attribuito a determinate infrazioni non sembra aver pienamente convinto alcuni utenti, che ritengono ad esempio troppo basso quello assegnato ai casi di cheating.

Xbox tossicità

Otto strike per perdere l’accesso alle funzionalità social di Xbox

“Stiamo costantemente migliorando le nostre misure di sicurezza e stiamo fornendo nuovi sistemi e strumenti che incoraggiano i giocatori a interagire rispettosamente con gli altri. Perchè ognuno merita un posto in cui essere tranquillamente se stesso online, libero da molestie e bullismo. Una delle domande più frequenti che riceviamo dai giocatori è su come i ripetuti provvedimenti impattino il loro gameplay, come questi si evolvono, in cosa evolvono e quando il loro account torna in una buona posizione. Per dare una risposta a queste domande, stiamo introducendo il nuovo Enforcement Strike System”.

Il nuovo sistema, pensato per essere chiaro sia ai sanzionati che agli utenti che effettuano la segnalazione, è strutturato in modo da assegnare un prestabilito numero di strike in base alla tossicità attribuita a una determinata azione. Questo comporta sanzioni sempre crescenti in base al numero di strike conteggiati sul proprio account, con l’ottavo che porterà a un’inibizione dell’utente da tutte le funzionalità social per un periodo di 12 mesi. Nonostante Xbox si riservi comunque il diritto di bannare permanentemente gli account, il nuovo sistema non sembra aver convinto la community sul numero di strike assegnati ai vari comportamenti tossici illustrati nell’apposita immagine informativa.

Xbox tossicità

La tiepida reazione dell’utenza

Le perplessità principali della community sono rivolte a una certa “tiepidezza” delle sanzioni (i casi di cheating ricevono un singolo strike), anche quelle ritenute più gravi. Un caso di cosiddetto “incitamento all’odio”, punito con il massimo della pena (3 strike), comporterebbe solamente tre giorni di sospensione per un account incensurato, dato che le sanzioni comminate crescono progressivamente con l’aumentare degli strike ricevuti. Un sistema che gli utenti ritengono facilmente abusabile, considerando il fatto che questo entrerà in vigore da oggi, che tutti partiranno da zero e che gli strike vengono rimossi dall’account sei mesi dopo essere stati comminati.

Di contro, Xbox sembra aver tarato l’intero sistema più sull’educazione dell’utente che sulle sanzioni vere e proprie, concentrandosi sulla punizione di casi reiterati di tossicità. Secondo i dati infatti, l‘1% degli utenti ha ricevuto una sospensione temporanea nel corso del 2022 e solo un terzo di questi è poi incappato in una seconda sanzione. Pertanto, l’intenzione sembra chiara: più leggerezza nel trattare i casi isolati e pugno duro nei confronti dei recidivi. Solo il tempo e i dati raccolti, diranno se Xbox sarà riuscita a introdurre un sistema realmente efficace.

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Andrea Schietroma

Andrea Schietroma

Rapture è la mia località di villeggiatura ideale. Strano? Beh, l'altra è Raccoon City. Vivo in un sottoscala di Pandora e il mio vicino di casa è Claptrap, per cui scrivo articoli sotto dettatura. Se non vi piacciono, parlate con lui.

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