Il campionato mondiale di Pokémon tenutosi a Yokohama è terminato ufficialmente nel corso della giornata di oggi: quali sono i campioni dei numerosi giochi dei mostriciattoli tascabili? Dopo aver scoperto, nella giornata di ieri, il nome del campione di Unite, oggi gli occhi erano certamente puntati sulla sfida che avrebbe determinato il campione mondiale di VGC.
Una sfida “all’ultima Poké-Ball” quella tra il tedesco Michael Kelsch, giovane promessa del competitivo, e il giapponese Shohei Kimura che, al termine di una sfida che non ha mai fatto dubitare della sua superiorità, ha visto trionfare quest’ultimo. Ma quale è stata la squadra con cui è sceso in campo quello che, ad oggi, è il campione mondiale del VGC? Scopriamolo subito.
La squadra del campione mondiale di Pokémon
Ogni team, come da sempre nei capitoli della serie principale, è formato da 6 creature che devono essere pronte ad affrontare qualsiasi sfida: basarsi su debolezze e resistenze di ogni tipo non basta, bisogna anche saper scegliere con cura le mosse che ogni mostriciattolo potrà imparare: “equilibrio” è certamente chiave per descrivere la squadra del nostro campione, in tal senso, tanto che l’ha portato a vincere la sfida finale senza mai mettere in dubbio la propria superiorità: un 2-0 netto.
Per quanto riguarda le altre due categorie che, in occasione della terza ed ultima giornata dell’evento, hanno visto un vincitore, ci spostiamo dal Giappone. Il campione mondiale di Go, lo spin-off in collaborazione con Niantic disponibile ormai da diversi anni su dispositivi mobili e capace di raggruppare milioni di appassionati in tutto il mondo è lo statunitense itsAXN.
Uno scontro Giappone vs USA
Anche per quanto riguarda il TCG Pokémon a spuntarla è un americano: Vance Kelley è riuscito a vincere il prestigioso torneo, come annunciato dai canali ufficiali del TCG. Tornando invece indietro di qualche ora, sappiamo bene che la squadra campione del mondo di Pokémon Unite è (in parte) nipponica: stiamo parlando del team Luminosity. Uno scontro che ha visto, in sostanza, un eguagliarsi di campioni d’oriente e occidentali.