Pornhub a quanto pare farà causa alla legge approvata in Texas poco tempo fa riguardante la verifica dell’età, dove per visualizzare i contenuti per adulti presenti sul noto sito il pubblico deve dimostrare di essere adatto per usufruire del materiale proposto. Questa notizia a quanto pare non è piaciuta all’azienda, visto che da come possiamo leggere su Vice il 4 agosto è stata depositata una denuncia presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto occidentale del Texas, insieme alla legge che entrerà in vigore il 1 settembre, a meno che il tribunale non accetti di bloccarla. Il governatore Greg Abbott ha approvato l’HB 1181 in legge a giugno.
A gennaio la Louisiana ha promulgato una legge che impone agli operatori di siti Web di implementare la tecnologia di verifica dell’età, se il loro sito è costituito per il 33,3% o più da materiale su un sito che è “dannoso per i minori”. Oltre Pornhub tra i querelanti della denuncia sono presenti anche il gruppo di difesa dell’industria per adulti Free Speech Coalition e molti altri operatori di siti e membri del settore. Questi ultimi affermano che la legge approvata in Texas viola sia la Costituzione degli Stati Uniti che il Federal Communications Decency Act.
Nella denuncia i querelanti scrivono che l’atto impiega “i mezzi meno efficaci e tuttavia anche i più restrittivi per raggiungere lo scopo dichiarato del Texas di presunta protezione dei minori”. Facendo così i minorenni possono facilmente utilizzare VPN o Tor per aggirare tali restrizioni; il filtraggio dei contenuti sul dispositivo sarebbe un metodo migliore per limitare l’accesso al porno per i bambini. Dalla fonte leggiamo: “Ma tali mezzi molto più efficaci e molto meno restrittivi non contano davvero per il Texas, il cui vero scopo non è proteggere i minori ma reprimere la libertà di parola protetta dalla costituzione che lo Stato disapprova”.
Pornhub presenta una denuncia verso la legge in Texas riguardante la verifica dell’età
Nella fonte si legge: “Il Texas potrebbe facilmente diffondere il suo messaggio ideologico e anti-pornografico attraverso annunci di servizio pubblico e simili senza imporre il suo punto di vista agli altri attraverso dichiarazioni obbligatorie che sono un mix di falsità, pseudo-scienza screditata e accuse infondate”, afferma la denuncia.