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Siete stati licenziati per un tweet di troppo? Nessun problema, ci pensa Elon Musk!

Non si può dire che Elon Musk non sia una persona decisamente eccentrica e sopra le righe: ormai non passa giorno che non si senta parlare di lui, nel bene (come nel caso della sua azienda di automobili elettriche Tesla) ma soprattutto nel male (per esempio per la questione del cambio nome di Twitter, ora soprannominato X).

Va detto però che Elon Musk sa anche essere una persona piuttosto simpatica e autoironica, con la battuta sempre pronta, come quando si è chiesto se un suo “sosia” cinese fosse reale oppure una copia realizzata con l’intelligenza artificiale. E si può anche aggiungere che, per certi versi, sia una persona alquanto filantropa.

Infatti, in una delle sue ultime interviste, ha dichiarato che chiunque venga licenziato, allontanato dal proprio posto di lavoro oppure subisca atteggiamenti passivo-aggressivi di mobbing da parte del capo, dei superiori o dei colleghi a causa di un tweet particolarmente poco gradito (ma anche chi finisce in guai peggiori), verrà aiutato da nientemeno che lo stesso Elon Musk, che si impegnerà a pagare fino all’ultimo centesimo delle spese e delle parcelle legali del malcapitato autore del tweet incriminato.

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Una mossa per far parlar di sé o vera filantropia?

Effettivamente, in molti sono spesso stati allontanati dal proprio lavoro per un tweet non particolarmente apprezzato dai capi: basti pensare al caso di Lauren Wolfe, giornalista licenziata dal New York Times per aver twettato un post a favore del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

O ancora, l’allontanamento di Gary Lineker, uno dei più importanti giocatori di calcio britannici della storia e apprezzato giornalista sportivo in patria, a causa di un tweet dove egli paragonava il governo di Rishi Sunak, attuale Primo Ministro britannico, a quello del regime nazista.

Elon Musk

Elon Musk, una delle persone più ricche al mondo, ha detto che casi spiacevoli come questi non capiteranno più perché, a detta sua, egli è un forte sostenitore della “libertà di parola assoluta”, ovvero che il diritto di parola e opinione è inalienabile da qualsiasi legge, e deve essere un diritto garantito dallo stato in qualunque occasione, anche per i discorsi e le opinioni più controversi.

Non sappiamo se veramente Elon Musk farà quanto afferma, perché potrebbe essere un’altra delle sue uscite bislacche soltanto per aumentare l’attenzione mediatica, peraltro già elevata, su di sé. Però nel caso finissimo nei guai per un tweet di troppo, potremmo pensare di fare una telefonata al signor Musk!

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Fonte: BBC | Corriere della Sera

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Riccardo Coda

Riccardo Coda

22 Giugno 1999. Amo l'ignoto, ciò che è poco convenzionale, le storie d'amore smielate e Neon Genesis Evangelion.

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