I metodi per superare la dogana e introdurre illegalmente in uno Stato numerosi oggetti non dichiarati si stanno arricchendo ogni giorno di più di storie sempre più ilari. Le ultime situazioni sono accadute in Cina, dove un uomo è stato battezzato “L’Uomo iPhone” visto il suo tentativo di superare le autorità di controllo in possesso di diversi dispositivi elettronici mobile, mentre un altro individuo è stato fermato mentre tentava di superare la dogana nascondendo numerosissimi componenti hardware pc.
Tra la giornata del 28 Luglio e quella del 31 Luglio, date in cui sono avvenuti separatamente i due fatti, i comunicati della dogana e i giocali locali della Cina hanno potuto offrire alla popolazione e ai più curiosi nelle altre parti del globo, maggiori informazioni riguardo questi tentativi di introdurre componenti tecnologici di un certo valore all’interno del Paese.
Mentre uno dei due furbastri ha tentato il colpaccio all’arrivo in aeroporto, dunque sulle sue stesse gambe, l’altro ha utilizzato un mezzo decisamente più capiente ma più soggetto a controlli come la sua auto, venendo di conseguenza beccato. Tali componenti sono stati tutti appositamente sequestrati e le 2 persone arrestate, ma non è stato rivelato un valore preciso della merce in questione, nonostante si possa stimare un numero a 6 cifre in totale.
I dettagli dei due casi in Cina
In ordine temporale, il primo caso è quello meno “curioso” e riguarda l’autista Tech, ovvero l’individuo che ha provato ad introdurre in Cina un grosso quantitativo di Hardware PC, passando per il il Ponte Hong Kong-Zhuhai-Macao dove è stato fermato nei pressi del porto di Gongbei dove è presente la dogana. Seppur l’auto sia capiente, l’autista non si è dimostrato uno sprovveduto, nascondendo la merce in un apposito compartimento segreto, il quale non è sfuggito ai controlli di rito che ne hanno subito individuato l’ubicazione.
All’interno di questo vano nascosto erano presenti, secondo le informazioni raccolte, ben 10 SSD tra cui modelli Kingston, 900 banchi di RAM, principalmente Corsair misti tra DDR4 e DDR5 e infine 837 processori (CPU), il cui maggior numero prevede Intel Core di 12° e 13° generazione. Un gran bottino la cui destinazione non è stata rivelata o carpita dai media. Da un’altra parte invece, precisamente il 31 Luglio, è nato un nuovo supereroe: L’Uomo iPhone.
Questo è un nomignolo dato dai nostri media per identificare la persona che si è presentata all’aeroporto in possesso di un grosso quantitativo di telefoni Apple legati a diverse parti del corpo. I responsabili del controllo doganale nell’aeroporto della Cina in cui è successo il fatto, hanno notato subito l’andamento goffo e strano dell’individuo, il quale si era tranquillamente messo nella fila del “Nulla da dichiarare“. Perquisito, sono stati scoperti 68 iPhone legati con abbondante nastro adesivo alla parte superiore del corpo e sulle gambe, opportunamente sequestrati mentre l’uomo invece è stato arrestato.
Tra i due casi c’è una differenza di valore decisamente netta, più per la quantità che per la qualità dei dispositivi Tech, considerando anche le disponibilità dei due uomini e il fatto che non sono stati rivelati i modelli degli iPhone sequestrati. Restano comunque le storie della dogana in Cina che vanno ad arricchire una lista di situazioni simili, sempre più comuni e che sottolineano ancora una volta quanto sia importante per uno Stato effettuare questo tipo di controlli.
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