Oppenheimer è già nelle sale di alcune parti del mondo, e al momento insieme a Barbie è uno dei successi del momento, sia per quanto riguarda la critica, sia per quanto riguarda gli incassi. Tramite la fonte Deadline possiamo apprendere la storia riguardante la regia di questo lungometraggio, che a quanto pare fu inizialmente offerta al leggendario Oliver Stone: ma il cineasta rifiutò tale missione, dando spazio a Chris Nolan.
In un Tweet pubblicato al riguardo Stone ha elogiato il nuovo film di Nolan definendolo già “un classico”, un cult in pratica, accompagnando tali parole con il fatto che la regia gli fu offerta a lui antecedentemente, solo che a quanto pare non si trovò in simbiosi con il progetto.
Ecco le parole di Stone in merito alla nuova fatica di Nolan: “Ho guardato Oppenheimer sabato e dopo 3 ore di film ho realizzato la qualità eccelsa della narrativa e della sceneggiatura, sempre lucida e molto profonda, stratificata. Conoscendo il libro di Kai Bird e Martin J. Sherwin, una volta rifiutai di dirigere il progetto perché non riuscivo a trovare la strada giusta per portarlo avanti. Nolan ci è riuscito alla grande e devo fargli solo un grande applauso.”
Oppenheimer: Oliver Stone rifiutò di dirigere il film, che oggi definisce già “un classico”
Il regista ha definito il film strabiliante e grandioso, elogiando anche il cast oltre che la regia e la parte scritturale: “Il cast è senza dubbio eccezionale, in stato di grazia e Cillain Murphy è perfetto per interpretare Robert Oppenheimer. Affrontiamo l’essenza della tragedia, sia personale che pubblica del fisico inventore della Bomba Atomica, trovatosi in una situazione complessa e in parte di sua creazione, dove non è riuscito a vedere chiare le sue azioni.”
Oliver Stone si conferma ancora una volta un grande regista, capace di ammettere i suoi limiti per quanto riguarda il suo lavoro. Probabilmente il cineasta non è riuscito ad inquadrare il progetto e giustamente ha dato spazio ad altri professionisti del settore come Nolan. Oppenheimer uscirà in Italia il 23 agosto e al momento ha raggiunto sinora un incasso globale di 405,6 milioni di dollari, di cui 231 milioni fuori dagli Stati Uniti.
