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MW2/Warzone 2: Snoop Dogg, Nicky Minaj e Tomb Raider, siamo sicuri che la strada delle collaborazioni sia quella giusta?

È vero, le collaborazioni e i crossover nei videogiochi sono una delle cose che maggiormente attira il pubblico, ma nel caso di MW2 e di Warzone 2, si può davvero parlare di mossa corretta? Ottenere skin e oggetti di vario tipo esterni ai personaggi di gioco è un buon metodo per gli sviluppatori per spingere gli utenti ad acquistare dei pacchetti nel negozio e a supportare il titolo.

Ma per una serie come Call of Duty e in particolar modo gli ultimi giochi MW2 e Warzone 2, che da tanti anni mantiene dei toni più seriosi a tema armi e guerra, appare forzato il dover realizzare operatori basati su personaggi reali o di fantasia, specialmente se, come nel caso della recente collaborazione con i personaggi di The Boys, si creano delle modalità e dei potenziamenti decisamente fuori luogo.

I giocatori infatti non hanno mai nascosto il loro disappunto nel più recente evento, dopo che tali potenziamenti hanno deturpato il classico gameplay, portando delle novità non del tutto bilanciate e quindi non apprezzate. Ma a prescindere dalle nuove modalità e da eventuali dinamiche, il dubbio sulle collaborazioni nasce proprio in merito alle skin operatore, di cui quelle più recenti in arrivo sui due titoli, hanno fatto un attimo riflettere i giocatori.

MW2/Warzone 2 Skin operatore Nicky Minja e Snoop Dogg

MW2 e Warzone 2, unicità o semplice strategia?

Su MW2 e Warzone 2 sta per arrivare la Stagione 5, presentata recentemente con l’apposita Roadmap nella quale abbiamo potuto confermare l’arrivo di tre skin operatore, di cui una nascosta con solo la silhouette mostrata, mentre le altre 2 confermate e a tema musica: Snoop Dogg e Nicky Minaj. Oltre a loro, tramite il PlayStation Blog abbiamo potuto avere la conferma dell’arrivo di Lara Croft da Tomb Raider a metà della stagione, anche se la sagoma mostrata non sembra essere la sua.

Da una parte queste collaborazioni sono sfiziose e da un po’ di tempo Infinity Ward sta introducendo sempre più temi all’interno dei titoli, prima con i supereroi e prima ancora con gli streamer più famosi della scena, anche se a causa della controversa situazione accaduta al tempo, le loro skin operatore sono state rimosse. Ma dall’altra parte appare come una mossa strategica per lucrare il più possibile dai giocatori, non che non sia mai esistita questa cosa su Call of Duty, ma in generale si è sempre rimasti su personaggi unici del titolo o costumi particolari.

Si tratta di un parere soggettivo, eppure quando si pensa a Call of Duty non si immagina di usare Nicky Minaj per eliminare i soldati avversari. La verità però potrebbe essere un’altra, ovvero quella di intraprendere una strategia differente da quella degli anni passati, mirata ad un certo pubblico e prendendo spunto da un titolo che di queste collaborazioni ne ha fatto un punto di forza, ovvero Fortnite.

Ma a costo di sembrare ripetitivi, questo è Call of Duty, da sempre incentrato su soldati, guerra, armi e proiettili, non Fortnite. Ci si augura semplicemente che non venga stravolta così tanto la sua identità e se alla fine le collaborazioni si dovessero rivelare positive, ben venga. Ma in caso contrario, gli sviluppatori si facessero qualche domanda sul perché i giocatori hanno preferito tornare su dei titoli della serie usciti diversi anni fa.

MW2/Warzone 2 arrivo di Lara Croft come operatore

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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