OpenAI è forse una delle più famose aziende per quanto riguarda lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale ed è una cosa molto positiva che essa sia un’organizzazione senza scopo di lucro. Infatti, chiunque fosse abbastanza esperto riguardo l’informatica e argomenti affini, potrebbe modificare e apportare delle migliorie a una parte del codice sorgente delle API di OpenAI.
Tra i due più famosi prodotti dell’azienda vi sono DALL-E, un generatore di immagini artificiali previo inserimento di una sequenza di testo (scelta dall’utente) a partire dalla quale l’immagine verrà generata, e ChatGPT, uno dei più importanti chatbot al giorno d’oggi, in grado di soddisfare numerose richieste che gli vengono inviate dagli utenti, sempre tramite input testuali.
OpenAI aveva anche un riconoscitore di testo prodotto da intelligenza artificiale, utile per scovare tutti coloro che utilizzano un chatbot come ChatGPT o affini per creare elaborati, come per esempio un esame universitario. Purtroppo, il suo funzionamento aveva un basso tasso di successo, siccome non riusciva a svolgere perfettamente la funzione per cui era stato progettato.
Le impietose statistiche del rilevatore di Intelligenza Artificiale di OpenAI
La notizia è passata abbastanza in sordina, siccome nemmeno la stessa OpenAI ha rilasciato annunci o simili: l’effettivo spegnimento del rilevatore è infatti avvenuto il 20 Luglio, e solo dopo diverso tempo ci si è accorti che il servizio non era più attivo.
Sfortunatamente, il rilevatore aveva tante problematiche, e spesso era più facile notare da soli il fatto che un testo fosse generato da un essere umano o da un’Intelligenza Artificiale: il rilevatore riusciva a capire che a scrivere un testo era stata un’Intelligenza Artificiale solo nel 25% dei casi.
In generale, tutti i rilevatori di Intelligenze Artificiali hanno qualche problema, perché non si basano tanto sul testo da esaminare, bensì su modelli e pattern usati dalle Intelligenze Artificiali per elaborare e scrivere un testo, ma spesso i modelli (a volte anche speculativi) erano datati e poco corretti, e restituivano addirittura dei falsi positivi: testi genuinamente umani erano segnalati come artificiali.
Fonte: Dexerto