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Canone Rai pagato con il possesso di uno smartphone? Il Governo ci sta pensando

Una delle imposte più note nel nostro Paese è il cosiddetto “Canone Rai”, che più correttamente si chiama “canone televisivo in Italia”. Viene spesso presentato come un tributo legato alla Radiotelevisione Italiana (Rai, per l’appunto): in realtà, si tratta di un’imposta per il semplice possesso di un apparrecchio capace di ricevere trasmissione televisive. E questo a prescindere dal canale o dal programma visualizzato sulla propria televisione.

Il Canone Rai è un’imposta molto discussa in Italia, poco accettata dagli italiani: tanto che fino al 2016 è stata una delle tasse più evase nel nostro Paese. L’allora Governo Renzi decise di includere il canone all’interno della bollette dell’energia elettrica. Fissato alla cifra di 100€ e abbassato a 90€ nel 2018, il canone non ha mai avuto entrate così consistenti dopo essere stato incluso nella bolletta.

Questa misura però è stata messa in discussione dal Governo Meloni, insediatosi lo scorso autunno. In particolare, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva annunciato di scorporare il canone dalla bolletta dal 2024, cercando un metodo alternativo per far pagare la tassa sul possesso dell’apparecchio TV. Proprio in questi giorni il ministro e la commisisone di vigilanza stanno valutando possibili cambiamenti per l’imposta. Tra le diverse ipotesi, ci sarebbe quella far pagare il Canone Rai in base al possesso di un cellulare.

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Il futuro “mobile” del Canone Rai

In questi giorni il ministro dell’Economia ha tenuta un’audizione presso la commissione di vigilanza, illustrando le varie ipotesi sul futuro del Canone Rai. Una di queste riguarda la concezione del canone, che sarebbe diventata in parte obsoleta. Come spiegava Giorgetti, al momento l’imposta è legata al “possesso di un apparecchio televisivo”. Ma con l’arrivo di internet, di RaiPlay e degli smartphone le modalità con cui si usufruisce dei programmi TV sono cambiate moltissimo.

Motivo per cui “nel medio periodo” andrebbe rivisto il concetto di “possesso di apparecchio TV” per il pagamento del canone, legando l’imposta anche al “possesso di un’utenza mobile”. Insomma: il Canone Rai andrebbe pagato in base al possesso di uno smartphone e di un abbonamento con il cellulare.

Qualora il presupposto diventasse il possesso di un’utenza telefonica mobile, si avrebbe un aumento della platea e quindi una riduzione del costo pro capite del canone. Oggi sono 21 milioni i cittadini che lo pagano, mentre le utenze telefoniche attive sono 107 milioni”.

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Si tratta ancora di un’ipotesi quella di Giorgetti, visto che ci sono molti problemi nella sua applicazione, “relativi al calcolo di utenze per nucleo famigliare”. Perciò, come spiega il ministro, “andrebbe individuato un tetto massimo per evitare il pagamento di una somma più elevata”. Vedremo nel prossimo futuro se questa ipotesi diventerà realtà

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Fonte: Ansa

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Alessandro Guarisco

Alessandro Guarisco

Ebbene sì: scrivo da 2 anni per DRCOMMODORE di Tecnologia, Anime e manga Appassionato del mondo Apple, Android e Windows One Piece, One Piece ovunque Profilo Linkedln per scoprire i miei segreti: https://www.linkedin.com/in/alessandro-guarisco-1417321ab/

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