Twitter cambia nome: Elon Musk, il noto CEO di Tesla e nuovo proprietario della piattaforma blu, ha preso un’altra importante e controversa decisione in merito al social di cui ha ottenuto la proprietà di recente. Dopo aver rivoluzionato e cambiato diverse delle dinamiche della piattaforma, con risultati e risposte da parte degli utenti piuttosto diverse e combattute, il miliardario ha deciso di modificare anche il nome stesso di Twitter.
Infatti, la piattaforma si chiamerà “X”, in accordo anche con il resto delle aziende e prodotti che conosciamo sotto la proprietà di Musk. L’utilizzo della lettera X per Musk non è affatto nuovo, e la rivediamo ad esempio nel nome di Space X e delle sue navicelle, Falcon X. O, ancora, nel nome di un noto modello della Tesla: Tesla Model X. Inoltre, l’attuale dominio X.com (che dopo la recente notizia reindirizza a Twitter) era già stato usato in passato da Musk per la costituzione di una banca online nel 1999.
La decisione di cambiare nome alla piattaforma, oltre che di abbandonare in toto il simbolo dell’uccellino proprio in favore della X, non è stata accolta con grande entusiasmo da parte del web. In queste ore, inoltre, è sorto qualche dubbio sul fatto che Musk possa effettivamente usare la X per Twitter. Come riporta Reuters, infatti, pare che altre aziende piuttosto importanti possiedano già la proprietà intellettuale del simbolo “X”: tra queste, anche colossi quali Meta e Microsoft.
Musk può usare la X?
Secondo quanto scrive Reuters, la scelta di Musk di cambiare il brand di Twitter con una X potrebbe essere complicata a livello legale, poiché aziende come Microsoft e Meta hanno già depositato il diritto di copyright sulla stessa lettera. L’avvocato specializzato in marchi Josh Gerben ha affermato come ci sia in effetti “il 100% di possibilità che qualcuno faccia causa a Twitter per questo”.
Ci sono infatti almeno 900 marchi con la X già registrati negli Stati Uniti. Questo significa che chiunque potrebbe sollevare obiezioni in merito alla scelta di Musk, richiedendo la risoluzione del danno attraverso un risarcimento o bloccandone definitivamente l’utilizzo. Nello specifico, per quanto riguarda Microsoft l’azienda americana ha possesso del simbolo X in relazione a ciò che riguarda il suo sistema Xbox, mentre Meta possiede i diritti su una X bianca e blu relativa proprio alle categorie software e social media.
Secondo gli esperti, però, è improbabile che le due aziende facciano causa a meno di sentirsi realmente minacciate economicamente da parte di Musk. E, in ogni caso, non è la prima volta che accade qualcosa di simile. Quando la compagnia di Zuckerberg cambiò nome in Meta, ad esempio, furono diverse le aziende che minacciarono di fare causa viste le similitudini con il loro nome e logo.
Secondo gli esperti in materia, comunque, è difficile “proteggere” intellettualmente una singola lettera. Il vero cruccio di Twitter potrebbe arrivare solamente in caso il nuovo logo presentasse troppe similitudini con altri già esistenti.
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