Più passano i giorni e più cose interessanti scopriamo riguardo l’accattivante titolo sviluppato da Larian Studios, Baldur’s Gate 3, il quale, a distanza di poco tempo per la sua uscita PC in 3 Agosto 2023 e a poco meno di un mese e mezzo dalla sua uscita sulle altre piattaforme il 6 Settembre 2023, continua a incuriosire i giocatori con gli aneddoti più interessanti ma allo stesso tempo bizzarri che potremmo aspettarci da un titolo di queste proporzioni.
Le migliaia di possibilità offerte da Baldur’s Gate 3, da una prima valutazione a freddo, sembrerebbero renderlo un gioco unico nel suo genere, pronto a proporre ai suoi giocatori qualcosa di mai visto prima nel genere GDR, soprattutto a livello di trama e di influenza che l’utente ha sul suo sviluppo. Tale unicità è stata spesso sottolineata nelle interviste, dove pubblico e sviluppatori ne hanno spesso ribadito il termine, ma di fatto quanta complessità ci dobbiamo aspettare dalla trama?
A questa domanda ha risposto Swen Vincke, direttore di Baldur’s Gate 3 e fondatore del Larian Studios, il quale ha voluto fare un paragone ben interessante tra il gioco di loro creazione e le sue prospettive sia a livello di trama, sia a livello di diramazione di essa, nominando uno dei libri e serie tv rivoluzione degli ultimi anni, sul quale ci sono state abbondanti discussioni: il Trono di Spade.
Sarà troppo complesso Baldur’s Gate 3?
Vincke ha fatto in modo di tranquillizzare tutti i futuri giocatori e di non lasciarsi spaventare dagli elementi di Baldur’s Gate 3, i quali finora, analizzando qualsiasi aspetto, dai finali, alle armi, alle classi, sono sempre stati alti come numeri e come quantità di ognuno di essi. Secondo lui e il suo studio, hanno fatto di tutto per garantire al giocatore un’esperienza pulita e unica, ma soprattutto non confusionaria, senza ovviamente distaccarsi dall’ispirazione principale che ha sempre accompagnato il titolo, ovvero Dungeons and Dragons. In un’intervista al portale polacco GRYOnline, Swen Vincke ha parlato così del ruolo del giocatore nell’evoluzione della storia di Baldur’s Gate 3:
Beh direi, se vi piace Dungeons and Dragons, vi piacerà Baldur’s Gate 3. Abbiamo lavorato molto per rendere accessibili le regole di D&D, abbiamo lavorato molto per assicurarci che le vostre decisioni, la vostra identità, chi siete e cosa fate, si riflettano sulla storia. Vi sarà presentato come se aveste il vostro personale Trono di Spade scritto per voi, poiché la sceneggiatura del gioco si adatta a voi mentre giocate. In base alle cose che fate all’interno del set di regole…
Onestamente, non credo che sia mai stato realizzato un gioco del genere, i cui sistemi, multigiocatore, narrazione e scene d’intermezzo si fondono in un insieme coerente. Qualcosa di simile a un cocktail con più ingredienti, di cui si beve un sorso e ci si rende conto che qui tutto è legato.
Aver tirato di mezzo la serie fantasy di George R.R.Martin potrebbe essere stata una scelta di parole piuttosto audace da parte loro, ma la confidenza mostrata finora sulle potenzialità di Baldur’s Gate 3, porta i giocatori ad avere fiducia e a mostrarsi sempre più ingolositi dal mettere piede sul titolo e provare loro stessi a creare la propria storia, basandosi sulle scelte fatte rimanendo se stessi, o cambiando personalità per vedere se le cose vanno in un modo del tutto inaspettato e coinvolgente.