Naruto è senza ombra di dubbio uno dei franchise nipponici di maggior successo di sempre, con milioni e milioni di fan in tutto il mondo che da oltre 20 anni ne tessono le lodi, sia per la qualità del prodotto che per l’impatto che ha lasciato sull’industria.
Pubblicata per la prima volta il 21 Settembre 1999 tra le pagine di Weekly Shonen Jump, l’opera magna dell’iconico Masashi Kishimoto ha impiegato pochissimi mesi a consolidarsi come uno dei caposaldi della leggendaria rivista di casa Shueisha, andandone a delineare (assieme a One Piece e Bleach) quella che da molti viene considerata l’epoca d’oro dello shonen.
Conclusosi nel Novembre del 2014 con 72 volume e 700 capitoli all’attivo, Naruto è diventato una vera e propria icona della cultura mainstream, sia giapponese che occidentale.
Nonostante l’arco narrativo finale dell’opera non sia particolarmente gradito dai fan, l’impatto che la conclusione di Naruto ha avuto sul mondo dei fumetti nipponici rimane evidente.
Come di consueto in casa Shueisha, tuttavia, è raro vedere un’opera spegnersi del tutto una volta arrivata alla sua conclusione, specialmente se si parla di un titolo che ha venduto oltre 250 milioni di copie a livello globale.
Ecco quindi che nel Maggio del 2016 iniziò la serializzazione di Boruto: Naruto Next Generations; un sequel che ancora tutt’oggi risulta controverso sotto molteplici aspetti.
Naruto ha ancora tanto da offrire
Come detto poc’anzi, Boruto è sempre al centro delle critiche e la prima di esse è il fatto che non se ne sentisse la necessità; per quanto confusionario e altalenante fosse stato l’ultimo quarto del manga originale, in molti pensavano che oramai l’universo narrativo avesse detto tutto ciò che aveva da dire.
Allo stesso tempo, tuttavia, vi era una grande richiesta di ricevere approfondimenti legati a personaggi che hanno ricevuto poco spazio all’interno dell’opera di Kishimoto; essendo Naruto fondato su una vastissima cosmogonia piena di radici, intrecci, nazioni ed epoche, era inevitabile che lo “screen time” di alcuni personaggi ne risentisse.
Tramite il sondaggio rinominato NARUTOP99 di qualche mese fa, sono stati raccolti oltre 4.6 milioni di voti per stabilire quali fossero ufficialmente i personaggi più popolari dell’opera.
Tra le centinaia e centinaia di essi, colui/colei che avesse ottenuto più voti avrebbe ricevuto un nuovo spin-off one-shot da Masashi Kishimoto stesso per festeggiare il 20° anniversario dell’anime di Naruto.
Il vincitore di tale sondaggio fu Minato Namikaze, il padre di Naruto stesso, ed il one-shot a lui dedicato è uscito il 17 Luglio 2023, quindi pochissimi giorni fa, su Manga Plus. Lo spin-off, intitolato “Naruto: The Whorl within the Spiral”, è immediatamente entrato nella top 10 dei titoli più letti sulla suddetta piattaforma, raggiungendo (ad ora) la 6° posizione a poche decine di migliaia di visualizzazioni da My Hero Academia in 5°.
Risultati di questo calibro evidenziano, ancora una volta, quanto abbia ancora da raccontare l’universo narrativo di Naruto e quanto ancora il pubblico sia interessato a riceverne sempre di più.