One Piece è un’opera in cui i misteri sono sempre dietro l’angolo e anche adesso, con l’arco finale iniziato da ormai un anno, Eiichiro Oda si sta divertendo a disseminare sempre più domande e ben poche risposte nel corso dei capitoli che di settimana in settimana continuano ad uscire. C’è però una domanda che sin dal primissimo capitolo tormenta i fan e che ancora oggi, a distanza di vent’anni, li spinge a formulare le teorie più stravaganti nel tentativo di avvicinarsi alla verità almeno un po’: che cos’è realmente il One Piece?
Del misterioso e tanto ambito tesoro sappiamo ben poco, complice il numero ristretto di pirati che sono riusciti a vederlo coi loro occhi, tuttavia un fan su Reddit ha formulato una teoria sulla base di alcuni indizi presenti nel manga. Secondo la teoria, il One Piece non è né un incredibile tesoro né qualcosa di astratto, bensì un oggetto molto più piccolo e all’apparenza insignificante di quanto ci potremo aspettare: una moneta per esprimere i desideri.
Al centro della teoria vi è il fatto che l’opera di Eiichiro Oda abbia come nuclei tematici cardine i desideri e la volontà delle persone: già Vegapunk nel capitolo 1069 spiega come ogni cosa su questa Terra sia stato creato grazie al desiderio di qualcuno. Lo stesso discorso vale per i Frutti del Diavolo, che nascono proprio sulla base del desiderio dei loro possessori.
Da ciò arriviamo alla famosa moneta. In numerose culture, tra cui la nostra e quella giapponese, è usanza gettare una monetina per esprimere un desiderio: nel caso del Giappone in particolare vi è un’usanza di nome Saisen che si riferisce all’atto di gettare una moneta in una cassa di legno da offrire alla divinità, così che questa possa realizzare i desideri.
Il One Piece potrebbe dunque essere una semplice moneta, all’apparenza insignificante, dotata però dell’incredibile potere di realizzare i desideri del suo possessore.
A supporto di questa teoria vi è il fatto che, nella scena in cui Roger tiene in mano il One Piece, questo sembra in realtà un oggetto molto piccolo e non un enorme tesoro. La risposta, purtroppo, è nota solo ad Eiichiro Oda: noi nel frattempo continuiamo ad avanzare ipotesi, cercando di svelare tutti i misteri dentro al suo vastissimo universo.