Dopo il periodo più buio della pandemia del COVID-19, la vendita di auto ha subito un brusco calo che difficilmente sarà soggetto ad un miglioramento nel breve periodo, ragion per cui i produttori di auto, tra cui anche Mercedes, si stanno muovendo verso l’utilizzo di strategie differenti per riuscire a monetizzare sulle proprie vendite anche a distanza di anni, grazie all’introduzione di diverse tipologie di abbonamenti volti a migliorare le funzionalità di un veicolo.
Non è una novità che alcuni aggiornamenti software di un auto vengano bloccati dietro un paywall, ma finora tali pagamenti riguardavano cose come la Navigazione Premium o il Monitoraggio del proprio veicolo da remoto, funzionalità tutto sommato secondarie, per le quali il dover spendere di più per un “upgrade” dell’auto è maggiormente giustificato. Tuttavia Mercedes sembrerebbe essere andata ben oltre le semplice aggiunte premium, limitando le potenzialità delle proprie auto per favorire gli abbonamenti.
Questa strategia fu già utilizzata da BMW diversi mesi prima, offrendo in alcuni Paesi la possibilità di sfruttare i sedili riscaldati per 18$ al mese, o la fallimentare proposta di far pagare 80$ all’anno per utilizzare Apple CarPlay o Android Auto, funzionalità che altri produttori mettono a disposizione gratuitamente sulle proprie auto. Ma a confronto di quelle che sono le intenzioni di Mercedes, questi costi non sono che semplici briciole.
Migliorare le prestazioni della Mercedes sarà molto costoso
La casa di produzione tedesca ha previsto per i suoi ultimi modelli elettrici Mercedes EQ EQE e Mercedes EQ EQS una funzionalità chiamata “Incremento dell’accelerazione”, la quale aumenta le prestazioni per la modica cifra annuale di 1.200$. Tale strumento migliora la potenza del motore del 20-24%, aumentando la trazione e riducendo di circa 0.8/0.9 secondi l’accelerazione da 0 a 100 kmh in modalità guida Dinamica.
Tutto sommato sarebbe una funzionalità buona se non fosse che non necessità di nessuna modifica fisica sulla propria Mercedes, in quanto è già tutto predisposto nella vettura base alla vendita. Questo implica che volontariamente la casa di produzione sta limitando il potenziale massimo delle proprie auto per permettere la monetizzazione in futuro tramite questi abbonamenti.
Dunque accettare di pagare i 1.200$ all’anno, semplicemente rimuove questo “freno”, permettendo all’auto di raggiungere le prestazioni migliori. Ma ne vale davvero la pena? Il costo è piuttosto ingente, anche se consideriamo l’elevato prezzo dell’auto, così come l’aumento delle prestazioni potrebbe essere un’arma a doppio taglio per la sicurezza delle persone, in quanto i conducenti paganti, sarebbero spronati a sfruttare al massimo la propria auto.
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