L’IA è l’assoluta protagonista degli scioperi che, in questi giorni, stanno interessando l’intero mondo dello spettacolo. Non dobbiamo soffermarci, infatti, soltanto sul cinema e sulle serie TV, ma anche sul mondo dei videogiochi e, in particolare, sulla questione del doppiaggio. Le voci dei doppiatori dei più celebri videogiochi degli ultimi anni sono state utilizzate dall’IA all’interno di MODS realizzate dalla stessa intelligenza artificiale.
Un simile uso della voce di persone reali da parte dell’intelligenza artificiale rappresenta una minaccia per l’intero settore: il perché è presto detto da due importanti esponenti dell’ambito del doppiaggio. Abbiamo recuperato le dichiarazioni di Victoria Atkin, doppiatrice di Evie Frie in Assassin’s Creed: Syndicate del 2015 e Tim Friedlander, fondatore e presidente della National Association of Voice Actors (NAVA).
AI: una minaccia per il mondo dei doppiatori
La doppiatrice, in prima linea in questi giorni di sciopero, è stata vittima di un vero e proprio “furto di identità” da parte dell’intelligenza artificiale: la sua voce è stata usata da una delle MOD sopracitate per realizzare nuove linee di dialogo e l’Atkin ha voluto spiegare a IGN quanto il fatto debba essere considerato preoccupante:
“Sono rimasta un po’ scioccata, davvero, che sia stata usata senza la mia voce, senza il mio consenso, e che sia stata resa pubblica così platealmente. Pensare che la mia vita potrebbe essere sconvolta perché qualcuno potrebbe copiare e modificare il mio lavoro e farmi dire quello che vuole che io dica, è estremamente spaventoso… È una minaccia ovunque. È un po’ come un nemico invisibile quello che siamo combattendo in questo momento“.
A tal proposito è intervenuto anche Tim Friedlander, dichiarando:
“L’intelligenza artificiale è una minaccia generale per il lavoro, e quello di scrittore o di doppiatore è a tutti gli effetti un lavoro. Fondamentalmente stiamo sostituendo gli esseri umani con l’intelligenza artificiale e la tecnologia digitale che possono svolgere il nostro lavoro gratuitamente, e non avvantaggia i doppiatori, non avvantaggia gli sceneggiatori… Avvantaggia solo i vertici di queste aziende”.
Parole estremamente dure quelle rivolte dai due personaggi del mondo del doppiaggio contro l’intelligenza artificiale.