La società multinazionale di investimenti e social trading eToro Europe Ltd. ha appena ricevuto una pesante sanzione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato, a seguito della chiusura di un’istruttoria nei suoi confronti dopo aver svolto delle indagini in merito ad alcune informazioni e condizioni offerte, definite ingannevoli.
Questa avviene dopo dei traguardi importanti raggiunti da eToro proprio nel 2023, anno in cui Twitter ne aveva annunciato una partnership per dare alla sua utenza gli strumenti necessari per acquistare e vendere attività e azioni dalla società, e in cui la stessa aveva deciso di estendere la sua offerta anche alle azioni reali, in particolar modo quelle della Borsa Italiana, senza commissioni aggiuntive, sotto grande richiesta da parte della community del nostro Paese.
Tuttavia proprio quest’ultima dichiarazione, ovvero la non presenza di commissioni aggiuntive e quindi di costo pari a zero, è stato ciò che l’Antitrust ha punito maggiormente per eToro. Infatti nonostante sul loro sito venissero scritti dei messaggi con l’intenzione chiara di comunicare ai consumatori l’esistenza di commissioni a costo zero, in realtà la negoziazione delle azioni è soggetta ad altri tipi di costi.
Violazioni per 1.3 milioni per eToro
Seppur la piattaforma eToro sia stata ben utilizzata da una buona fetta di utenti, anche più esperti, altri sono stati purtroppo frenati da costi di vario tipo per i titoli azionari, tra cui variazioni dei tassi di cambio, limitazioni ai diritti del cliente quali il non poter trasferire tali azioni ad altri intermediari, nonché dei vincoli operativi importanti collegati ad ulteriori spese impreviste.
L’istruttoria chiusa da parte dell’Antitrust ha stabilito una sanzione nei confronti di eToro per una somma pari a 1 milione e 300 mila euro, con l’accusa di aver diffuso informazioni ingannevoli e svianti svianti sulla piattaforma, riguardanti i servizi di investimento per le azioni e facendo risultare delle caratteristiche tecniche e delle condizioni economiche diverse da quelle stabilite.
Il tutto si traduce in una violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo da parte di eToro per non aver fornito ai consumatori, adeguatamente e in maniera chiara, tali informazioni, portandoli a compiere delle scelte di natura economica e commerciale senza avere a disposizione un quadro completo e, di fatto, investendo in maniera errata o non voluta.