Solo pochi giorni fa vi abbiamo parlato di un’indiscrezione trapelata da un insider Pokémon sul possibile ritorno nella regione di Unima, sede dei giochi di quinta generazione della serie principale e compagna d’infanzia di molti di noi: i capitoli Bianco e Nero 2 non sono riusciti a placare tutti i nostri dubbi attorno ad alcune delle vicende più misteriose del mondo di Gamefreak e ciò ha portato alla vera e propria necessità di chiudere il ciclo con un nuovo gioco ambientato nella terra degli Ideali e delle Verità.
Ad alimentare queste voci sempre più insistenti ci si mette anche uno dei pilastri di Gamefreak, nonché uno dei “padri fondatori” di una delle serie videoludiche e non solo più famose del mondo: stiamo parlando di Junichi Masuda. Una foto da lui pubblicata poco tempo fa sta facendo il giro del web e stuzzica la fantasia degli utenti a causa di un particolare ben celato al suo interno.
Pokémon B&N stanno per tornare o è solo una coincidenza?
In questi giorni Junichi Masuda si trova nella regione di Tohoku, zona del Giappone che fungerà da ispirazione, come già rivelato in precedenza, per l’ambientazione del primo DLC di Scarlatto e Violetto. Masuda ha pubblicato alcune sue foto all’interno di un Pokémon Center (un negozio completamente a tema Pocket Monsters presente sotto forma di catena in tutto il Giappone) e, in particolare, davanti ad alcune statuine molto familiari.
Le suddette statuine sono rispettivamente di tre mostriciattoli molto noti ai fan della serie: Pikachu, la cera e propria mascotte dell’intero franchise; Grookey, lo starter di tipo erba dei recenti capitoli Spada e Scudo; e Victini, una delle creature più amate e conosciute dei capitoli di quinta generazione, proprio quelli ambientati nella regione di Unima.
ポケモンセンタートウホクなう!!
— 増田順一@Pokémon (@Junichi_Masuda) July 15, 2023
5年ぶりかな、、新しくなっとる!(笑)#ポケモンセンター #トウホク pic.twitter.com/AjdtEctoOL
Una generazione da recuperare
Data la popolarità o, comunque, la presenza giustificabile di Pikachu e Grookey, la statuina di Victini sembra essere, tra le tre, quella più fuori contesto: che questo sia dovuto a una volontà di Junichi Masuda di fare una non-dichiarazione celata dei prossimi progetti di Gamefreak? Non lo possiamo certamente escludere.
Certamente anche episodi così, apparentemente, insignificanti possono essere di buon auspicio per tutti coloro che hanno potuto mettere mano sui capitoli della serie usciti nel 2010 e 2012, gli ultimi giochi della generazione DS e gli ultimi a fare uso di una grafica in pixel art che mostra tutta la sua bellezza e sfoggia definitamente le sue potenzialità tra le montagne e i mari della vasta regione di Unima.