Si allarga a macchia d’olio la protesta dei lavoratori contro l’industria cinematografica statunitense. Dopo gli sceneggiatori, in sciopero già dallo scorso maggio, anche gli attori hanno deciso di fare fronte comune per opporsi fermamente alle politiche di Hollywood.
A svelare i motivi dietro lo sciopero è stato SAG-AFTRA, il sindacato degli attori più rappresentativo negli Stati Uniti. Tra questi la pretesa degli studios di scansionare i corpi degli attori e l’utilizzo delle IA per ridurre l’impiego di comparse.
Attori in rivolta perché Hollywood li vuole sostituire con l’AI
In una conferenza stanza stampa indetta da SAG-AFTRA lo scorso venerdì, il direttore esecutivo del sindacato, Duncan Crabtree-Ireland, ha rivelato al pubblico le ragioni dietro lo sciopero degli attori di Hollywood.
A detta di Crabtree-Ireland la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la richiesta avanzata dagli studios di usare le sembianze degli attori, acquisite mediante delle scansioni, senza il loro consenso e senza un riconoscimento di natura economica adeguato.
Le immagini scansionate, una volta elaborate dalle intelligenze artificiali, permetteranno agli studios di “ricreare” le sembianze degli attori. Ciò permetterà alle varie produzioni cinematografiche di eliminare progressivamente le comparse, tagliando così i costi dei film.
La proposta avanzata dall’AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producer) appare in larga parte inadeguata. Secondo quanto riportato da Duncan Crabtree-Ireland, gli studios pagherebbero le comparse che si sono fatte scannerizzare una giornata lavorativa, di contro si terranno per sé tutti i diritti di sfruttamento economico delle scan effettuate.
In parole povere, alle comparse non viene riconosciuto alcun compenso quando Hollywood decide di impiegare le loro scansioni in qualche progetto. Ne consegue che, a seguito della scansione, le comparse potrebbero diventare del tutto inutili per i progetti portati avanti dagli studi di Hollywood.
“In quella proposta “innovativa” sull’ AI, hanno chiesto di poter scannerizzare le nostre comparse – pagandole per un giorno lavorativo -, facendo diventare le loro aziende proprietarie di quelle scansioni e quindi, di fatto, delle loro immagini e sembianze, per poterle poi usare per il resto dell’eternità e in qualsiasi progetto, senza alcun consenso e senza alcun compenso. Se pensate che questa sia una proposta innovativa, vi suggerisco di ripensarci.”
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