Barbie è stata ed è ancora oggi una delle icone pop più grandi di sempre capace nel corso degli anni di evolversi e catturare sempre più pubblico, sempre più generazioni. Un viaggio quello della bambola che ha attraversato molte decadi e che al giorno d’oggi l’ha condotta a un successo sempre in continua crescita (nonostante le enormi difficoltà nel percorso ndr), fino al momento in cui Greta Gerwing ha deciso di dirigere un film in live action proprio su di lei, attulmente atteso da mezzo mondo, se non di più. La madre di Barbie è Ruth Mosko, una ragazza che dopo la fine del liceo decise di lavorare a dei manufatti di legno insieme al suo fidanzato Harold Mattson, fondando così la Mattel (il nome deriva appunto dalla fusione dei nomi “Mattson” ed “Elliot”), il colosso che oggi tutto il mondo conosce.
Nel periodo in cui Ruth decise di lavorare in questo ambito notò che la figlia amava giocare con le foto delle modelle ritagliate dalle riviste e questo fece pensare la futura creatrice di Barbie. La donna iniziò a pensare a delle bambole con delle fattezze adulte (visto che in quel periodo storico le bambole erano solo bambine in pratica ndr), e proprio con questo concetto nacque poi il giocattolo ufficiale, lanciato sul mercato nel 1959. Da quel momento il franchise non ha mai smesso di vendere anche se per un breve periodo anche quest’ultimo ha subito delle difficoltà per via della tecnologia che avanzava, anche se alla fine si è sempre ripresa mantenendosi sulla stessa lunghezza d’onda mostrata ancora oggi dopo tante decadi di presenza nei negozi.
Barbie: il giocattolo inclusivo
Anche se le vendite erano alle stelle nel corso del tempo non sono mai mancate le critiche su questo giocattolo, compresa quella riguardante la mancanza di etnia diversa e via discorrendo, ma come ben sappiamo la Mattel ha diffuso nel corso degli anni diversi tipi di Barbie che vanno da quella di colore a quella messicana, passando anche da quella curvy e davvero tanto altro: insomma, una delle figure più inclusive di sempre. Ovviamente come tutte le cose è anche abbastanza facile comprendere il come la Barbie sia passata dagli scaffali dai negozi di giocattoli al piccolo schermo, viste le vendite incredibili di mercato, insieme alla sua influenza sulla cultura pop (basti pensare al ritratto di Andy Warhol su di lei, giusto per dirne una ndr).
Barbie: Da giocattolo a star del grande schermo
Per via di questa incredibile influenza la Mattel ha dedicato a Barbie circa 42 lungometraggi a partire dal 2001 senza contare gli speciali televisivi, le web series, i mediometraggi, i corti e anche il film live action: insomma il franchise è stato un vero successo anche per quanto riguarda il piccolo e grande schermo, e allo stesso tempo queste produzioni anche incrementato ulteriormente le vendite del prodotto, viste che nei film venivano inseriti anche dei personaggi successivamente trasformati in bambole.
Non vi faremo di certo la lista di tutti i lungometraggi o le web series ma vi rammentiamo solamente che il debutto più sostanzioso e famigerato di sempre è avvenuto con “Barbie e lo schiaccianoci”, uscito appunto nell’ottobre del 2001; da quel momento è stata un’ascesa incredibile che ha condotto a varie serie animate e quindi anche al lungometraggio di prossima uscita (20 luglio) con protagonista Margot Robbie nei panni di Barbie.
Oltre le sue produzioni a lei dedicati rammentiamo anche i vari cameo avvenuti nel corso degli anni, come quelli della Pixar all’interno di Toy Story 1 e 2 senza dimenticare la grande citazione dei Simpson con Malibu Stacy, la tanto amata bambola presente nella serie animata. Quindi alla fine se ci pensiamo bene era anche ora di un film live action dedicato, anzi sembra strano che si sia aspettato così tanto. Margot Robbie sarà Barbie nel lungometraggio diretto da Greta Gerwing, mentre Ryan Gosling vestirà i panni di Ken, come ben sapete lo spasimante della nota bambola amata e conosciuta in tutto il mondo. Se volete tutti i dettagli sul cast del film vi invitiamo ovviamente a leggere il nostro articolo.