Nel mondo dei giocattoli femminili, Barbie è indubbiamente la bambola più influente del mondo, che da decine di anni fa parte del percorso di crescita di tante fan, ma rappresenta anche un cimelio importante per gli appassionati e i collezionisti, diventata presto un simbolo di ispirazione, soprattutto per le donne, nel perseguire i propri sogni e diventare quello che si vuole. Ma quando si tratta di videogiochi, di trasposizioni digitale, come se la cava la Barbie?
Al giorno d’oggi è difficile trovare un suo titolo particolarmente influente e recente che ha fatto parlare di sé. Non potrebbe essere altrimenti visto che i budget più grossi vengono usati per garantire la spettacolarità e le meccaniche più innovative, rivolte ad un pubblico dalla facciata sempre più mascolina, nonostante si tratti soltanto di uno stereotipo, visto l’enorme numero di videogiocatrici.
Ciò non esclude la possibilità di un futuro di Barbie sulla nuova generazione videoludica, specialmente in un’epoca sempre più verso il woke dove l’eroina, rappresentata in ogni lavoro e in ogni etnia, sarebbe un simbolo perfetto. Ma per poter leggere la storia dei videogiochi Barbie, bisogna farsi un giro nostalgico nel passato, dove il genere caratteristico dei suoi titoli era tra i più seguiti e giocati.
Barbie nei videogiochi: dalle prime apparizioni ai giorni nostri
Per trovare la prima interazione con il pubblico di videogiocatori di Barbie, dobbiamo tornare indietro al 1980, dove grazie a meccaniche di gameplay semplici e ad una grafica umile per quello che era l’epoca, si è fatta conoscere per i suoi giochi basati sulle attività classiche da fare anche sulla bambola, dove il focus principale era quello di progredire nella carriera dell’alta moda, vestendo la nostra eroina con abiti sempre più colorati di nostra creazione, aggiustando lo stile dei suoi capelli, per poi partecipare alle sfilate di moda e guadagnarsi visibilità e consensi.
Con l’evolversi della tecnologia e con l’avanzamento grafico, i giochi di Barbie si sono potuti spostare su altri temi ed esplorare altre opzioni, pur mantenendo forte l’idea di far risaltare la creatività dei suoi giocatori. Fino al nuovo millennio infatti, sono stati inclusi nuovi generi oltre a quello “dress-up” fantasioso, focalizzandosi molto sui minigiochi e sulle avventure grafiche, includendo cose come il risolvere enigmi e puzzle e la simulazione di situazioni particolari sotto forma di gioco di ruolo.
Infatti, tra il 1990 e i primi anni del 2000, sono nati diversi giochi per esplorare questo nuovo tema, come per esempio in Barbie Super Model, nato nel 1992, dove l’esplorazione di ambienti nuovi e differenti tra di loro in un tour per proseguire la carriera di modella, accompagnati dal completamento di missioni e altri incarichi minori sempre legati al mondo della moda e ai servizi fotografici, sono stati caratteristici per il titolo, dando comunque un segnale importante al mondo dei videogiochi dell’epoca, dando una valida alternativa anche al pubblico di giocatrici al femminile.
Superati gli anni 2000, l’industria videoludica ha continuato ad evolversi, così come anche il mondo dei giochi legati a Barbie ha continuato ad esplorare nuovi orizzonti e ad ispirare i giocatori, soprattutto quelli più giovani. I temi sono cambiati, spostandosi maggiormente su avventure diverse da quelle del mondo della moda per rappresentare al meglio l’identità dell’eroina tuttofare e le sue migliaia di carriere lavorative, al fine soprattutto di incorporare nei suoi giochi degli elementi sempre più interattivi, ma soprattutto educativi.
Alcuni esempi sono Barbie Ballerina sul Ghiaccio, del 2002, dove ci troviamo a partecipare ad una competizione virtuale di pattinaggio su ghiaccio con l’introduzione di meccaniche interessanti, oppure Barbie Principessa dell’Isola Perduta, del 2007, dove l’obiettivo era quello di combinare avventure interattive con un gameplay basato sulla musica e sull’allegria, il tutto per l’insegnamento e la trasmissione di messaggi positivi. In aggiunta sono nati anche diverse collaborazioni e crossover, non solo nel mondo cinematografico, ma anche nel mondo dei videogames, in particolar modo nella serie di giochi dedicati alle sue sorelle, partecipando a sfide e avventure assieme.
Negli ultimi 10 anni, la presenza di Barbie come figura influente del mondo dei videogiochi ha continuato ad evolversi, raggiungendo tutte le piattaforme possibili. In generale, la crescita del mercato dei giochi mobile o su Nintendo Switch è stato un buon territorio dove poter continuare a sviluppare, grazie soprattutto all’accessibilità dei dispositivi. In sostanza, Barbie è un personaggio che continua ad adattarsi al cambio di generazione, spostandosi sulle piattaforme migliori per poter continuare a garantire le esperienze educative e interattive, ispirare i giocatori più giovani e spronare la loro creatività e immaginazione.