Mario Adinolfi è attualmente coinvolto in un’insolita inchiesta partita grazie a Il Cerbero Podcast, Palleuomo e Germano Milite, direttore di Young.it. L’ex parlamentare, oltre che noto personaggio dalla reputazione al quanto controversa online, da alcuni giorni fa parlare di sé per via di alcuni post che lo vedono promuovere un suo “gruppo esclusivo”, noto come Scommesse Collettive, che sembra promettere grossi guadagni con il minimo sforzo e vincite dalle caratteristiche decisamente insolite.
Per aderire a Scommesse Collettive, come scopriamo grazie a una email fornita da Germano Milite, “basta” versare la quota d’iscrizione (pari ad un minimo di 3 mila euro) sul conto personale del politico, che verrà gestita da un team specializzato. Secondo la procedura descritta dalla fonte, il team (che sembra basare il suo successo su un “raffinato algoritmo”) si occuperà d’inviare poi i soldi delle vincite allo scommettitore.
Le promesse di Adinolfi, le prospettive fin troppo rosee e le vincite dalle quote insolite hanno però destato diverse perplessità negli autori dell’inchiesta, che hanno portato la questione all’attenzione di migliaia di italiani. È così che nasce l’Adinolfi-Gate.
L’insolita questione messa in luce durante Il Cerbero Podcast
Il video qui sotto riassume piuttosto bene il succo della questione. Il modo in cui funziona il club esclusivo di Adinolfi sembra raffigurare il tutto come un procedimento fin troppo vantaggioso per chi vi aderisce. In particolare, molto allettanti sono proprio le promesse di ricchezza e le “rendite garantite” delle scommesse. Infatti, in base alla quantità di denaro versata all’ingresso nel club, corrisponderebbe una diversa rendita garantita.
Per 3 mila euro di versamento, sarebbero garantite ad esempio rendite del 13% versate trimestralmente. Per 10 mila euro di versamento, corrisponderebbero vincite annuali del 40%. Sul suo profilo ufficiale, Adinolfi promuove ulteriormente questi numeri con delle frasi al quanto sensazionali, dando agli utenti la speranza di poter finalmente realizzare i loro sogni e tentando di acquisire fiducia rassicurando i potenziali investitori sul rischio:
“Non si può perdere. Ci assumiamo il rischio di ogni eventuale, quanto improbabile, perdita. In 18 anni non abbiamo mai perso”
Secondo il regolamento dell’iniziativa, inoltre, si può uscire dall’affare in qualunque momento, le comunicazioni sarebbero solamente scritte, i versamenti tracciati e già tassati alla fonte. In questa storia fin troppo bella per essere vera, più di un punto suscita qualche dubbio, e proprio durante una recente live Il Cerbero Podcast ha voluto dare spazio alla questione proprio per parlarne insieme ai suoi ospiti.
A destare qualche sospetto sulla regolarità dell’iniziativa, è specialmente il fatto che venga garantita una vincita minima legata al mondo delle scommesse, con tanto di slogan di ogni tipo che sembrano sfruttare la paura dell’inflazione e le incertezze economiche delle persone. Si sospettano anche alcune violazioni al decreto dignità del 2018, che va a regolare proprio il gioco d’azzardo e la sua pubblicizzazione.
In mezzo a tutta questa storia, ci sono ulteriori tasselli che hanno fatto scattare qualche campanello d’allarme e che dovrebbero essere chiariti dal politico, come il fatto che il conto porti proprio il suo nome. Il Cerbero Podcast ha provato a mettersi in contatto con il politico per fornirgli uno spazio in cui spiegarsi, ma sembra che l’unica cosa che lo staff abbia ricevuto sia solo l’annuncio di una imminente denuncia.
Come racconta Davide Marra del Cerbero Podcast, dopo aver contattato Adinolfi per una possibile replica in live, questi gli avrebbe risposto che l’unica replica possibile sarebbe stata compiuta in tribunale. Al momento, è incerto quale tipo di reato egli desideri contestare agli autori dell’inchiesta.
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