L’infanzia di ciascuno di noi è colorata da tantissime cose. Tra i ricordi di pomeriggi passati a giocare in cortile e ricreazioni a scuola trascorsi a scambiare figurine coi compagni di scuola, anche gli anime hanno giocato sicuramente un ruolo fondamentale nella crescita di ciascuno di noi, sebbene al tempo ben pochi di noi fossero consapevoli che quei cartoni animati venissero proprio dal Giappone.
Oggi l’offerta è decisamente più ampia, ma per le generazioni nate e cresciute tra gli anni ’80 e gli anni ’90 la parola anime coincideva necessariamente con una serie di titoli iconici ed indimenticabili che, con tutti i loro pregi e difetti notati soprattutto crescendo, hanno contribuito a rendere la nostra un’infanzia indimenticabile. A cominciare da Dragon Ball fino ad Hello Spank, da Kiss Me Licia a Holly e Benji, potremo fare tantissimi nomi, tuttavia i più iconici rimarranno inevitabilmente un ristretto numero di questi e oggi andremo a vedere quali.
Va da sé che, naturalmente, non tutte le opere in questa lista sono dei capolavori: alcuni sono pieni di difetti universalmente riconosciuti e anzi si lasciano apprezzare anche in virtù di tali difetti, altri invece sono anime dai quali ci siamo distaccati crescendo, sebbene questo distacco non implichi anche una netta separazione emotiva. Ma bando alle ciance, e iniziamo subito!
Holly e Benji
Impossibile iniziare in altro modo se non con uno degli anime sportivi più noti di sempre: Holly e Benji ha spinto decine e decine di giovani ad appassionarsi al calcio tanto quanto la controparte nella “vita reale”, nonostante di fatto l’opera tratta dal manga di Yoichi Takahashi di realistico avesse ben poco.
Tra campi che sembravano non finire mai anche dopo diversi episodi, tiri praticamente impossibili persino per i più esperti calciatori e partite interminabili per degli adolescenti, Holly e Benji è comunque riuscito a fare ciò che il suo autore si proponeva: farci emozionare con ogni situazione adrenalinica, farci sognare di essere lì, in mezzo a quel campo, a rincorrere un pallone o tirare un calcio di rigore. E questi, infondo, sono i ricordi che contano davvero.
Lady Oscar
Ancora oggi riconosciuto come uno dei cartoni animati giapponesi più educativi a livello mondiale, Lady Oscar non ha solo fatto emozionare intere generazioni con le storie d’amore, di impegno e di riscatto di Oscar, André e degli altri personaggi, ma è riuscito anche a far conoscere ai più giovani alcuni dettagli spesso poco noti se non ignorati della Rivoluzione Francese. Probabilmente vi sarà capitato, sui banchi di scuola, di ritrovarvi di fronte il nome di Maria Antonietta e di ripensare irrimediabilmente alla ragazzina un po’ troppo superficiale e frivola presente nell’opera di Riyoko Ikeda, oppure di pensare alla Presa della Bastiglia e ricordare il momento della tragica morte di Oscar.
Alcuni di voi potranno anche dire di non aver mai versato una lacrima guardando le ultime puntate di Lady Oscar. Ma fermiamoci un attimo e cerchiamo di essere onesti: sarebbe un’enorme bugia.
Pokémon
La fine del viaggio di Ash e Pikachu, avvenuta quest’anno al termine dell’ennesima serie animata, ha messo nuovamente il brand dei Pokémon al centro dell’attenzione degli appassionati, facendo riemergere nelle nostre menti il ricordo di centinaia di pomeriggi trascorsi tra risate, lacrime, grida di esultanza, ironia e tante, tantissime emozioni. Tutti noi siamo cresciuti con Ash e Pikachu, gioendo ad ogni loro successo e soffrendo con loro per le sconfitte.
Oggi il viaggio di questo duo così iconico è terminato, tuttavia la parola “fine” non cancellerà mai il ricordo di quei pomeriggi d’infanzia, dove tutto era un gioco ricco di nuove mete, avversari imbattibili, centinaia di mostriciattoli tascabili e un solo grido si sentiva: gotta catch ‘em all!
Naruto
Sicuramente più “giovane” rispetto a tutti gli altri anime presenti in classifica ma non per questo meno meritevole, Naruto ha accompagnato nella crescita soprattutto i ragazzi nati dopo il 1995, che hanno potuto apprezzare e seguire l’anime sin dai primissimi episodi andati in onda in televisione.
La storia di Naruto, giovane ninja allontanato e temuto da tutti col sogno di diventare Hokage, ha emozionato tutti noi e ci ha inevitabilmente portato a legarci al protagonista: abbiamo riso con Naruto, sofferto con lui e soprattutto abbiamo sperato che riuscisse a realizzare il suo sogno più di ogni altra cosa al mondo. Non tifare per lui o per gli altri co-protagonisti è praticamente impossibile, così come è impossibile non emozionarsi ancora oggi ripensando ad alcuni dei momenti più emozionanti ed iconici della serie.
Dragon Ball
Per molti, moltissimi di noi dire “infanzia” equivale necessariamente a dire Dragon Ball, quasi come se le due cose formassero un binomio inscindibile, come se non riuscissimo ad immaginare un’infanzia senza guardare almeno una puntata di Dragon Ball in televisione ogni tanto, nel primo pomeriggio o appena tornati a casa da scuola, spesso e volentieri di corsa, proprio per non perdere l’episodio del giorno.
Per molti di noi, poi, Dragon Ball è stato anche l’anime che ci ha fatto avvicinare piano piano a questo mondo così vasto che è la produzione giapponese: spesso e volentieri, infatti, il primo fumetto comprato dalle nostre generazioni è stato proprio un volume dell’opera di Akira Toriyama. Più di tutti gli altri anime in questa classifica, Dragon Ball ha costituito una parte fondamentale della nostra infanzia, contribuendo a renderla indimenticabile.
