Da quando Sabo è potuto tornare alla ribalta dopo le vicende di Dressrosa, tutte le situazioni che l’hanno coinvolto in One Piece lo hanno portato bene o male a rischiare davvero numerose volte la vita. Essendo diventato un rivoluzionario, ed uno dei più prominenti in tutta l’Armata, il suo ruolo principale è quello di lanciarsi in prima linea, portando avanti la fiamma della rivoluzione e ottenendo man mano sempre più alleati per la causa di Dragon.
All’inizio del Reverie, nel capitolo 925, abbiamo potuto vedere Sabo e altri componenti dell’armata mentre si infiltravano nella terra Santa di Marijoa, con lo scopo di accedere al Reverie per soccorrere il loro compagno Bartholomew Kuma, diventato uno schiavo dei draghi celesti senza più alcuna possibilità d’azione indipendente.
Gli eventi del Reverie sono poi stati raccontati in modo molto frammentato, e Oda ci ha lasciato scoprire solamente gli esiti di tutto ciò che è avvenuto in quell’arco di tempo: da quel che è stato rivelato sui giornali, Sabo era incriminato di regicidio nei confronti di re Cobra Nefertari, l’Armata Rivoluzionaria sarebbe stata coinvolta in uno scontro con Ryokugyu e Fujitora, e Bibi era scomparsa senza lasciare neanche una traccia.
Cos’è accaduto davvero
L’arco di Egghead, il quale ha introdotto la Saga Finale, è finalmente quello che ci dà le risposte ad una domanda che ha attanagliato più e più volte i lettori e che si lega al destino del rivoluzionario Sabo. Quest’ultimo continua a sfuggire più e più volte alla morte, e sebbene non tutti fossero convinti che durante il Reverie egli potesse essere davvero morto, il beneficio del dubbio continuava a rimanere.
Nel capitolo 956 Dragon si era mostrato molto preoccupato, e una teoria popolare portava a pensare come Sabo fosse stato ferito ed imprigionato a Marijoa. Tuttavia, nel capitolo 1037 i Gorosei sembravano decisamente delusi dai risultati del Reverie, il che significava anche come con tutta probabilità si erano fatti sfuggire il rivoluzionario e i suoi compagni.
Ma dunque, passando ai fatti veri e propri, cos’è successo a Sabo durante il Reverie? Durante l’arco di Egghead Oda è stato piuttosto esplicito nel mostrarci il tanto atteso flashback con le spiegazioni necessarie a chiarire una volta per tutte questa faccenda.
Durante il quarto giorno del Reverie i rivoluzionari sono passati all’azione, con Lidbergh, Karasu e Morley che hanno liberato gli schiavi e attratto l’attenzione degli ammiragli. Nel frattempo Sabo è riuscito ad entrare nel castello di Pangea, con l’obiettivo di trovare le chiavi per liberare Bartholomew Kuma. In questo frangente il rivoluzionario finisce per incontrare Jewelry Bonney per un momento molto breve, per poi tornare subito all’azione lasciando ai corvi di Karasu le chiavi del collare di Kuma.
Sabo poi si è diretto nel cuore del castello di Pangea, nella sala del Trono Vuoto. Come si sia introdotto in tale sale non è dato saperlo, ma ciò che sappiamo è che lì ha potuto assistere di nascosto all’incontro tra Cobra Nefertari, i Gorosei ed Imu. Dopo numerose speculazioni su ciò che potrebbe essere accaduto a Cobra, e su chi sia stato il suo uccisore, scopriamo finalmente com’è andata davvero la vicenda.
Imu ha colpito senza pietà Cobra, e Sabo è intervenuto con le sue fiamme tentando di contrattaccare, ma senza successo. Dopo ciò ha cercato di portare in salvo Cobra spiegandogli come l’obiettivo dei rivoluzionari fossero i draghi celesti, non i re del Reverie. Purtroppo, alla fine Cobra stesso ha deciso di sacrificarsi per salvare Sabo, ma sembra che una fotocamera nascosta abbia registrato proprio quell’istante, portando così alla presunta foto incriminante che ha tanto sbalordito Dragon e Luffy.
Grazie a Cobra Sabo è riuscito a fuggire, rifugiandosi in una nave reale diretta per Lulusia, isola vicina a Marijoa e che aveva appena iniziato la sua ribellione verso il Governo Mondiale. Quest’isola infatti vide in precedenza l’arrivo di Belo Betty e altri rivoluzionari, i quali misero fine alla tirannia del re e della regina chiudendoli in prigione. All’arrivo di Sabo sull’isola però i giornali già avevano dato la notizia dell’uccisione di Cobra da parte di Sabo, e per questo il rivoluzionario era diventato super popolare.
Intanto i rivoluzionari non erano riusciti a ristabilire le comunicazioni con Sabo sino a quel momento, ma ad un certo punto lui è riuscito a contattarli con un Den Den Mushi; quella chiamata però era stata intercettata dalla Marina. In seguito, Sabo ha spiegato che in realtà la Marina ha ascoltato e rintracciato un messaggio ritrasmesso dall’isola, mentre lui aveva già lasciato da tempo Lulusia insieme alle nuove reclute.
Mentre si allontavano da Lulusia a bordo di una nave, Sabo e gli altri hanno visto quell’enorme ombra appartenente a Mother Flame arrivare sul loro regno, senza comprendere che cosa fosse; al contempo, il messaggio che veniva trasmesso dall’isola stava raccontando alla base dell’Armata ciò che egli aveva visto nella sala del Trono del Vuoto, ma prima che potesse svelare di più l’isola è stata completamente annientata.
La comunicazione è poi saltata definitivamente, e Sabo ha dovuto mantenere il silenzio radio fino al suo arrivo a Kamabakka, dove per un attimo lo scambiarono quasi per una nave nemica. Giunto al quartier generale dell’Armata, il rivoluzionario è riuscito a sfuggire a dei pericoli estremamente grandi nell’arco di pochissimo tempo, e a raccontare i retroscena di un evento che ha scosso l’intero mondo.
