Con l’arrivo dell’Anime Expo negli scorsi giorni, abbiamo visto anche delle novità legate a opere live-action ispirate a creazioni animate o manga, come nel caso di One Piece e del suo adattamento da parte di Netflix. La serie è prevista per uscire alla fine di agosto, e con essa arriverà anche la tanto attesa possibilità di vedere se l’opera è valida come Eiichiro Oda dichiara con così grande convinzione.
Il panel di One Piece presente alla nota convention americana ha permesso a diverse persone di entrare in contatto diretto con questa serie TV live-action, arrivando addirittura a visionare in larghissimo anticipo degli episodi. Tra questi, c’è stato un noto volto nella community di One Piece, Arthur Library of Ohara, il quale non solo ha visto la serie prima di ogni altro fan, ma ha anche partecipato attivamente alla realizzazione dell’opera fornendo le sue conoscenze riguardanti il manga e la sua storia.
Su Twitter, l’utente ha annunciato il ruolo svolto da lui per questo live-action, spiegando anche in un thread le sue impressioni circa il risultato finale ottenuto. Cosa ne pensa dunque un grandissimo ed espertissimo fan della serie originale? Andiamo a vederlo nelle parole pubblicate da Arthur sul social blu.
Com’è il live-action di Netflix
Arthur è andato a Los Angeles per vedere parti di One Piece Live Action in anticipo, e dice che a parte un paio di lamentele, dice che la serie è “tutto ciò che avrei potuto desiderare, è incredibile!”. Ovviamente dice di essere di parte nei confronti di questo progetto, ma di aver anche promesso allo staff che avrebbe giudicato lo spettacolo in modo equo, perché sarebbe stato irrispettoso dei loro sforzi se l’avesse elogiato ciecamente. Arthur sottolinea anche come la sua non sia una recensione a pagamento, solo i suoi pensieri onesti.
Ciò che lo ha colpito del live-action di One Piece è quanto sia incredibilmente divertente semplicemente guardarlo. La serie abbraccia la natura goffa e amante del divertimento di One Piece, al punto da averlo fatto sorridere stupidamente in diverse scene. Questo, dice Arthur, è un enorme punto di forza perché significa che anche se una scena o un dialogo sembrano troppo “melensi”, funziona all’interno del tono della serie e non sembra fuori posto. Tuttavia, questo non significa ancora che un paio di battute non fossero un po’ troppo goffe e sdolcinate.
Quei momenti imbarazzanti sono stati fortunatamente rari, e ritiene che la sceneggiatura sia stata scritta molto bene. Molte delle battute mi hanno sorprendentemente fatto ridere, e c’erano molte battute ben scritte che hanno dato più profondità ai Cappelli di Paglia e a chi sono. Parte dei Mugiwara sono stati leggermente cambiati e non sono ciecamente fedeli al manga, ma sono stati evoluti in un modo che si adattasse all’azione dal vivo. Questi cappelli di paglia sembrano persone vere e veri amici.
Luffy è decisamente sciocco, Usopp finge di essere simpatico e tranquillo, Sanji è più playboy, ecc. La chimica tra i cinque principali del cast non può essere espressa a parole, è altrettanto affascinante quanto li hai visti interagire in tutto il materiale promozionale. Ci sono alcune cose che sono state cambiate rispetto al manga: Zoro e Nami si uniscono contemporaneamente a Sheltz Town, Luffy incontra per la prima volta Usopp dei Merry, ecc., Eppure ogni scelta ha molto senso. Per Arthur, nulla è sembrato essere un cambiamento che ha “rovinato” l’originale.
Si sente il contributo di Oda volto a garantire che questi cambiamenti fossero fedeli alla storia. Piccoli tocchi come la sensazione che Luffy possa “sentire” qualcosa dai Merry quando si incontrano per la prima volta, si aggiungono semplicemente alla sensazione magica di questo spettacolo per i fan di One Piece. Una delle cose preferite di Arthur sono state le battaglie, e ritiene come la coreografia sia incredibile e davvero ben diretta, ma nei combattimenti in particolare l’uso della telecamera li rende davvero belli da vedere.
L’intera sequenza di combattimento di Luffy che combatte contro Alvida, ad esempio, gli ha ricordato qualcosa come G5, è stato così divertente con Luffy che saltava e scherzava con lei. Il CGI all’interno di quei combattimenti sarebbe abbastanza buono da essere passabile, e fondamentalmente quello che si vede nel trailer è quello che si ottiene (l’effetto gomma di Luffy sembra molto meglio nelle scene più rapide).
Anche quando il CGI sembra un po’ strano, si adatta al tono che stanno cercando di raggiungere con One Piece, sentendosi così goffo da non dare fastidio. E inoltre, il CGI è usato abbastanza raramente, c’è una forte enfasi sugli effetti pratici. La musica ha una sensazione molto piratesca, simile a Pirati dei Caraibi, ma in un modo che costruisce il proprio tono in similmente alla colonna sonora di One Piece, rendendolo davvero divertente da ascoltare all’interno delle scene.
Arthur conclude dicendo che alla fine conta soprattutto da dove si arrivi: se ci si aspetta che l’opera venga presa molto sul serio, sia identica al manga o abbia un CGI impeccabile, non la si potrà capire. Ma se si è pronti ad abbracciare “l’anima da One Piece”, allora si prospetta un’avventura davvero divertente.
