Da diversi giorni si discute riguardo dei recenti avvenimenti avvenuti in Francia in una notte di scontri nelle banlieue a nord di Parigi, eventi che hanno portato alla morte di Naël M., un ragazzo ucciso da un poliziotto. Omar Sy, attore francese coprotagonista nella pellicola di Quasi Amici e interprete di Lupin su Netflix, ha espresso la sua opposizione alla decisione del governo francese in merito all’incidente.
Lo stesso schierandosi apertamente ha dichiarato la sua preoccupazione per la situazione, twittando “Ho male per la mia Francia“. L’accaduto è stato particolarmente rilevante anche per le emittenti italiane in analisi prospettiva della discussione sempre più frequente nel nostro paese riguardo gli abusi di potere e forza.
Mes pensées et prières vont à la famille et aux proches de Naël, mort à 17 ans ce matin,
— Omar Sy (@OmarSy) June 27, 2023
tué par un policier à Nanterre.
Qu’une justice digne de ce nom honore la mémoire de cet enfant. pic.twitter.com/mdNp6Aju80
La ricostruzione dei recenti eventi in Francia
Secondo la versione ufficiale fornita dalle autorità, il ragazzo di 17 anni avrebbe rifiutato di fermarsi per un controllo dei poliziotti e avrebbe successivamente cercato di investirli con la sua macchina. I poliziotti avrebbero quindi agito in legittima difesa. Tuttavia, un video che mostra i fatti ha rapidamente smentito questa ricostruzione.
Nel video, ripubblicato da Repubblica, si vede chiaramente che i due poliziotti stavano discutendo animatamente con Naël, appoggiati alla portiera del lato guida. La macchina del ragazzo era ferma. Durante la conversazione, un poliziotto urla “Ti spareranno in testa” al conducente, tenendo la pistola a pochi centimetri da lui. Pochi secondi dopo, l’auto si allontana lentamente. Nonostante ciò, uno dei poliziotti spara al conducente dell’auto, che perde il controllo e si schianta contro un palo.
Il ragazzo muore prima di arrivare in ospedale.
Il video, della durata di cinquanta secondi, è diventato virale sui social media, scatenando la protesta a Nanterre, la città di Naël. Emmanuel Macron, il presidente francese, ha commentato definendo l’uccisione di un adolescente “inspiegabile” e “ingiustificabile”, auspicando un’indagine rapida da parte della giustizia e invitando alla calma.
A seguito della morte di Naël e delle proteste, si sono verificati scontri durante la notte, con incendi di bidoni della spazzatura e veicoli, barricate contro la polizia e persino un attacco a una scuola elementare. Trentuno persone sono state fermate e ventiquattro agenti sono rimasti feriti.