Vi piacciono i bullet hell? Vi piace l’Italia, i prodotti italiani e avete un debole per i giochi di parole? Allora Vampire Survivors è esattamente quello che fa per voi. Prodotto free to play disponibile negli store mobile, uno dei pochi titoli gratis disponibile senza pubblicità invasive e che permette ai giocatori di approcciarlo come un normalissimo passatempo.
Questo non è un gioco, è la linea di demarcazione tra il genio e la follia. È vivere mille anni avanti nel futuro per riportare indietro nel tempo una conoscenza che ha il sapore di magia. Inizi pensando: “A che diavolo sto giocando?” per arrivare al punto da non avere la forza di volontà di pigiare quel maledetto tasto per uscire.
Vampire Survivors è un bullet hell rogue-lite con atmosfere horror, sviluppato da poncle. Giocatore singolo con grafica in pixel art che vi permette di affrontare una serie di stage dove l’unica cosa da fare è sopravvivere. Qualcuno potrebbe chiedere: tutto qui? Ebbene sì, ma questo basta e avanza per vincere un BAFTA.
I personaggi di Vampire Survivors
Questa sezione è come una sagra di paese, ma fatta meglio. All’inizio della nostra avventura, avremo a disposizione alcuni personaggi con cui affrontare il nostro primo stage, ma i loro nomi possono portare a due reazioni molto contrastanti: destabilizzare chi prova il gioco per la prima volta senza conoscere nulla, e poi l’altra che però non l’ho provata perché chi scrive è rimasto abbastanza destabilizzato, ma solo all’inizio.
Antonio, Imelda, Pasqualina e Gennaro sono i quattro personaggi che avremo a disposizione fin dall’inizio: sono i fratelli Belpaese. E già da qui possiamo renderci conto di cosa ci aspetta nel prossimo futuro. Ogni personaggio ha una sua abilità e una sua arma iniziale, con una caratteristica specifica.
Antonio, ad esempio, utilizza la frusta, e ha un’abilità che permette di infliggere il 10% dei danni in più ogni dieci livelli fino ad un massimo del 50%. Andando avanti negli stage, avremo la possibilità di sbloccare tantissimi nuovi personaggi con abilità e armi diverse: Poppea Pecorina, Pugnala Provola, Porta Ladonna. Il migliore, però, è Ratcho. Poe Ratcho (poveraccio, per chi non l’avesse capita).
Armi e abilità speciali di Vampire Survivors
Ogni volta che si sale di livello all’interno dello stage che abbiamo scelto, ci vengono offerti tre nuovi oggetti da poter utilizzare per sopravvivere il più possibile. C’è una vastissima selezione di armi, incantesimi, armature e abilità che possiamo scegliere, e poi un sistema di forzieri speciali che ci regalano un’arma a scelta tra quelle che abbiamo già preso (per aumentare il suo livello), oppure ci permettono di fondere due oggetti per avere un accessorio molto più potente.
Un esempio perfetto è un’arma che crea una bibbia intorno al personaggio e che respinge tutti gli avversari che si avvicinano: si chiama… rebbibbia, la bibbia del re (forse un BAFTA non bafta, ammicca ammicca). Se si riesce a trovare e selezionare sia la rebbibbia che l’oggetto estendincanto (che aumenta la durata degli effetti dell’arma), si può ottenere un potenziamento molto più raro e più devastante chiamato “Vespri Iniqui“.
All’interno del gioco ci sono anche moltissime missioni, che hanno a che fare con il completamento di uno stage ad un determinato livello o sopravvivere per tot minuti con un determinato personaggio. Una volta completate queste “missioni” particolari, si può sbloccare la possibilità di ottenere un tipo di arma e di potenziamento anche durante gli stage.
Potenziamenti e stage
Oltre a tutte le armi e le abilità che si possono ottenere durante ogni partita singola all’interno di uno stage, esistono anche dei potenziamenti veri e propri che si possono sbloccare grazie alle monete di gioco che si guadagnano prima di morire (si muore comunque dopo i trenta minuti, ma in quell’occasione lo stage sarà considerato come completato).
Questi potenziamenti sono alcuni di quelli che si trovano all’interno degli stage, ma sono permanenti: c’è la potenza, che aumenta il danno; l’armatura, che riduce i danni subiti; il recupero, che aumenta il rubavita. Questi potenziamenti, soprattutto all’inizio, possono anche essere rimborsati per provarne di nuovi senza perdere le monete che con tanta fatica abbiamo guadagnato.
E infine ci sono gli stage, con ambientazioni diverse tra loro e con paesaggi unici dove si possono trovare artefatti speciali e personaggi nuovi. Ogni stage ha delle caratteristiche diverse: qualcuno ha il bonus in oro, qualcuno una maggiore velocità movimento, altri hanno la maledizione che aumentano il numero di nemici.
Vampire Survivors è un’idea semplice, ma vincente
Quindi, Vampire Survivors, che cos’è? E perché ha fatto così tanto successo? Al netto dell’ammissione di poncle, che non aveva idea che potesse diventare talmente tanto virale, in realtà Vampire Survivors è un buonissimo prodotto perché è semplice, nell’idea e nei fatti.
Uno stage non porta via molto tempo, è divertente anche per chi non ama particolarmente le meccaniche dei rogue-lite, ci permette di avere la possibilità di provare tante nuove combinazioni. Viene costantemente aggiornato dagli sviluppatori che aggiungono sempre nuovi contenuti e riesce alla perfezione a mettere alla prova le abilità dei giocatori.
Ne esistono due versioni: una su Steam, al costo di 4,99€ e una su mobile, completamente gratuita. La seconda versione non è una demo, ma è il gioco completo senza pubblicità invasive e, come dice il creatore stesso, “non-predatory“. Ci sono tanti motivi per supportare questo gioco: aver portato per la prima volta il nostro paese a vincere un BAFTA, supportare un gruppo di sviluppatori davvero bravi e un divertimento assicurato con una formula davvero vincente.
