Dragon Ball GT, sin dalla sua comparsa sul piccolo schermo, è stato protagonista di una lunga diatriba in merito alla sua canonicità. Se ne parla ormai da anni, e la faida tra coloro che lo considerano assolutamente parte della storia e quelli che invece non lo ritengono tale è ancora aperta.
Nonostante sia ampiamente accettato il fatto che Toriyama, il creatore di Dragon Ball, abbia avuto un coinvolgimento piuttosto limitato nella produzione della serie, spesso si ritiene (erroneamente) che questo sia stato praticamente nullo o piuttosto scarno. O, addirittura, si ritiene che Toriyama odiasse il risultato finale di questa serie.
In realtà, se andiamo a osservare tutto ciò che Toriyama ha compiuto per Dragon Ball GT, risulterà che il creatore di una delle serie giapponesi più famose di tutti i tempi ha messo molta cura e amore nei confronti del suo lavoro sull’anime, e che è stato anche piuttosto felice di affidarne la produzione allo staff di Toei Animation, come affermato nell’introduzione di Dragon Ball GT Dragon Book.
Il lavoro di Toriyama sulla serie
Nell’introduzione, viene rivelato dallo stesso Toriyama che egli, in realtà, ha dato il suo contributo a diversi degli aspetti che contornano l’anime. Si è occupato ad esempio della scelta stessa del nome “GT”, iniziali decise in onore delle Gran Turismo ma qui utilizzate come Grand Touring (il grande viaggio). Con GT, Toriyama lega l’anime a una delle sue più grandi passioni: le auto.
Oltre al titolo dell’anime, l’autore ha anche disegnato il logo ufficiale della serie. Infatti, la bozza che è stata creata per GT è poi stata l’aspetto esatto di ciò che viene mostrato nell’anime. Ma il lavoro del mangaka sulla serie non è finito qui.
Infatti, egli ha voluto dedicare anche numerose illustrazioni a diversi personaggi apparsi nel corso della serie. Famosa è l’illustrazione stile “molti anni dopo” dei principali volti di Dragon Ball GT. E poi, dalla sua mano sono nati molti design di ciò che egli ama di più disegnare: macchinari e veicoli.
Tra questi figurano la navicella spaziale di cui avevamo parlato qui, che Goku, Pan e Trunks utilizzano per il loro grande viaggio nell’universo, alla ricerca delle Sfere del Drago.
Infine, costituiscono dei veri e propri tesori tre illustrazioni a colori (al momento le uniche disponibili pubblicamente) di Toriyama che mostrano Goku, Pan e Trunks all’avventura su vari pianeti alieni. In un disegno i tre sono impegnati a nascondersi da un gigante sul Pianeta Mommath, e questa immagine appare proprio nell’episodio 6 dell’anime.
Nella seconda illustrazione, invece, il gruppo è sul pianeta Kahra, che somiglia al pianeta Rudheze visto nell’episodio 16. L’ultimo disegno infine mostra Goku e i suoi due amici impegnati a battersi contro un gruppo di alieni in un pianeta che, purtroppo, non abbiamo mai visto nell’anime.
La grande cura dei dettagli vista nei disegni di Toriyama mostra piuttosto bene che, nonostante egli abbia spesso parlato della stanchezza provata nel dover continuare a lavorare dopo aver concluso Dragon Ball Z, egli si è comunque messo in gioco come poteva anche per quest’opera del franchise, che spesso viene tanto bistrattata.
Nella famosa introduzione presa in esame finora Toriyama si lamentava del fatto che, dopo aver concluso finalmente il lavoro su Dragon Ball Z, gli fosse stato richiesto di continuare a disegnare per un nuovo anime. Nonostante ciò, la responsabilità e l’amore che ha verso i suoi personaggi lo hanno convinto a fornire altri disegni e progetti anche per questo nuovo anime.
La ragione per cui Toriyama ha accettato è piuttosto semplice, e l’ha spiegata egli stesso: era curioso di potersi finalmente godere la storia senza esserne il principale artefice. E, alla fine di tutto, è stato piuttosto felice di passare la palla allo staff che ha lavorato a Dragon Ball GT, oltre che molto entusiasta del design del Super Saiyan 4 creato dall’animatore Nakutsuru.
Di ciò ci sono le prove: Toriyama infatti fece onore a questa nuova trasformazione provando a disegnarne la propria versione, che figura proprio sull’introduzione del Dragon Book. In più scopriamo che Toriyama, per sua stessa ammissione, ha sempre visto Dragon Ball GT come una perfetta side-story del suo manga, e lo ha anche dimostrato più volte nel modo migliore che conosceva: disegnando.
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