I fan di One Piece negli ultimi giorni stanno analizzando vignetta per vignetta il capitolo 1086 del manga, intitolato “I Gorosei” o “I 5 Astri della Saggezza. Non solo perché il prossimo capitolo é di là da venire, uscendo il 1087 il prossimo 18 luglio. Ma perché Oda nelle ultime pagine ha inserito tantissime informazioni che arricchiscono la storia del manga, ma che al tempo stesso sollevano tantissime domande.
Al centro di queste teorie e dubbi c’è la capitale del Governo Mondiale: Marijoa, la grande residenza dei Gorosei, dei Draghi Celesti e di Imu. La capitale fa la sua prima apparizione nel capitolo 142, e viene mostrata più volte nel manga insieme ai 5 Astri di Saggezza. Ma è nella saga del Reverie che vediamo la capitale in tutto il suo splendore, con l’enorme giardino e il palazzo di Pangea.
Come per diversi luoghi dell’opera, Eiichiro Oda potrebbe aver preso ispirazione da location realmente esistenti per l’eterea capitale del Governo Mondiale. L’autore però non ha mai spiegato in dettaglio il possibile riferimento reale per questo luogo, a parte il nome del suo palazzo. E quindi: quale potrebbe essere stata l’ispirazione di Oda per Marijoa?
Marijoa nella vita reale: Francia protagonista
La prima parte del capitolo 1086 è tutta incentrata sulla capitale del Governo Mondiale, con la grande rivelazione dei nomi dei 5 Astri di Saggezza, finora ignoti. La primissima vignetta vede nuovamente nella sua bellezza Marijoa, in un’inquadratura molto simile a quella del capitolo 906, nel pieno del Reverie. A spiccare è il palazzo di Pangea, l’imponente residenza degli Astri di Saggezza e di Imu.
Come accennato, solo la fonte di ispirazione nome è stata confermata da Oda. Nell’SBS del 91º numero, un lettore chiese al mangaka se il palazzo prendesse il nome proprio dal “supercontinente Pangea”; in caso di risposta affermativa, il lettore si chiedeva se, convergendo tutto lì come in un “puzzle”, il tesoro “One Piece” si potesse trovare nel palazzo. Alla prima parte della domanda Oda ha risposto di sì: l’autore ha proprio “preso in prestito” il nome del palazzo da Pangea, il supercontinente. Ma non ha voluto svelare il significato dietro tale scelta.
Anche se l’autore non lo ha detto esplicitamente, il possibile riferimento reale per Marijoa potrebbe essere il castello di Chambord, il più grande e noto della Valle della Loira. La forma del complesso e la presenza di un vasto giardino accomunano le due residenze.
Il palazzo di Pangea e la capitale hano però cambiato d’aspetto in corso d’opera, distaccandosi dallo stile dei castelli della Loira. Come potete notare, nel capitolo 233 e nell’anime è palese la somiglianza tra Marijoa e Chambord, visto com’è sviluppata in orizzontale. Ma dopo centinaia di capitoli, arrivati alla saga del Reverie, Oda mostra in maniera più dettagliata il palazzo. Ma l’aspetto è cambiato: pur rimanendo simile a Chambrod, ora Pangea è slanciato molto più in altezza, avvicinandosi di più allo stile di palazzi quali Westminster o al Chateau de Brissac (un castello francese costruito su 7 piani).
Non è certo la prima volta che Oda cambia il design di un luogo o personaggio, dalla sua prima apparizione “semi-nascosta” fino alla sua introduzione definitiva nella trama (Kaido é un esempio).