Eiichiro Oda negli ultimi capitoli del manga si sta impegnando a fornire alcune delle rivelazioni più cruciali per quanto riguarda la “lore” di One Piece e la storia relativa a tutti gli eventi che hanno dato vita al mondo che si presenta attualmente agli occhi dei personaggi principali.
Il Regno Antico e le persone ad esso legate, i misteri cancellati o che rimangono ancora degli enigmi tabù di cui parlare, come nel caso della D, dei Poneglyph, della verità sulla Redline e l’All Blue e così via, sono cose di cui nessuno conosce più la verità, ad eccezione di chi è stato abbastanza abile da raggiungere Laugh Tale per scoprire la storia del mondo.
Ma parlando del Secolo di Vuoto nello specifico, in realtà nella serie ci sono ancora delle persone ancora vive che provengono da tale periodo, e che conoscono la verità di quanto è avvenuto in quegli anni ormai caduti nel buio totale. Certo, alcune di esse rimangono ancora non confermate, ma proprio per questo mistero riguardo le loro origini e la loro sorte è impossibile escludere la loro possibile esistenza anche nei tempi attuali. (ATTENZIONE: POTRESTE INCORRERE IN DEGLI SPOILER SE NON SIETE AGGIORNATI CON L’ULTIMO CAPITOLO DI ONE PIECE, IL 1086!).
Zunesha
Questo elefante scheletrico, dalle gambe lunghe, destinato a vagare per l’eternità con una città sul suo dorso, è stato anche un amico molto stretto di Joyboy, personaggio che sappiamo essere estremamente legato al Secolo di Vuoto e agli eventi che hanno avuto luogo in quel periodo.
Zunesha in particolare ha una vita millenaria, che si dilunga anche oltre il Secolo di Vuoto stesso. Questa creatura è stata punita per via di un terribile errore ancora mai reso noto, ma possiede tutt’oggi una profonda conoscenza di ciò che avvenne in quegli anni ormai dimenticati, tant’è che è l’elefante stesso ad anticipare a tutti la venuta di Joyboy, il risveglio di Nika, e i tamburi della liberazione tanto agognati.
Imu
Gli ultimi capitoli sono stati cruciali per quanto riguarda la verità su Imu-sama, individuo introdotto “solo” cinque anni fa ma che sembra collegato in modo molto importante alla storia del Governo Mondiale e di ciò che ha condotto al mondo di oggi.
Imu è rimasto un enigma sino all’ultima manciata di capitoli pubblicata nelle scorse settimane: grazie al 1086 abbiamo scoperto come Imu proviene da una delle 20 famiglie fondatrici, la “Nerona”, ed inoltre il nome con cui è noto era anche quello del primissimo re di tale famiglia.
Da qui si può comprendere allora perché Imu sembrasse aver conosciuto di persona Lily Nefertari, prima regina della famiglia Nefertari, la quale ha vissuto oltre 800 anni fa e ha quindi assistito alla guerra che ha portato poi alla vittoria delle 20 famiglie e alla creazione del Governo.
Ivankov avanza l’idea che Imu potrebbe aver ottenuto l’immortalità grazie ad un potere in grado di donare tali capacità (probabilmente si riferisce a quello dell’Ope Ope no Mi di Law).
I Gorosei
Mentre Imu riceve sempre più conferme riguardanti la sua immortalità, per i Gorosei ancora non sono giunte testimonianze vere e proprie a riguardo. Il capitolo 1086 di One Piece ci rivela come ognuno di loro sia il “Dio Guerriero” di un certo ambito del Governo, chi dell’ambiente, chi della finanza, chi della tecnologia scientifica e così via; essi sono come dei “ministri” del Governo, e da ciò possiamo pensare che fossero stati scelti dai vari governanti (o da Imu stesso) in modo che amministrassero questi settori in sua vece.
Se sono stati scelti mentre il Governo si trovava in formazione, ciò significa che essi dovrebbero essere già stati vivi durante quel periodo di tempo, e dunque dovrebbero aver testimoniato anche gli eventi avvenuti nel Secolo di Vuoto. Ulteriore prova di ciò sarebbe la loro conoscenza della D, di Nika, e della necessità di evitare che il passato venga in alcun modo rivelato.
Lily Nefertari
Come abbiamo detto prima, Lily Nefertari è stata la prima regina della famiglia Nefertari, e colei che insieme ad altre 19 famiglie ha fondato 800 anni fa il Governo Mondiale. La donna ha dunque partecipato attivamente alla guerra contro l’Antico Regno, o almeno queste sarebbero le implicazioni; tuttavia, si è rifiutata di far parte di quelli che hanno voluto mostrare la loro devozione al Governo e la rinuncia a prendere il potere.
Dopo ciò, la donna ha abbandonato Marijoa per tornare nel suo paese, Alabasta, ma da quanto è stato svelato da Cobra la sua antenata non è mai tornata a casa. Questo mistero sulla sua sorte ha dato vita alle teorie più variegate, anche quelle che hanno portato a pensare a come essa potrebbe essere riuscita a scappare nel futuro, nei giorni nostri.
Toki
Da quando è stata presentata per la prima volta nel corso dell’arco di Wano, Toki con il suo Frutto del Diavolo e con le sue origini è stata uno dei temi centrali di innumerevoli teorie. La ragazza nacque 830 anni prima dei tempi attuali, dunque prima che il Governo Mondiale venisse formato. Usando il suo potere per viaggiare nel futuro, è giunta alla fine in quello in cui a Wano esisteva Oden, decidendo infine di stabilirsi in quel periodo temporale insieme a lui.
Quando Oden fu giustiziato da Kaido, la donna decise di salvare Momonosuke, Kinemon, Kanjuro, Raizo e Kikunojo mandandoli 20 anni nel futuro, escludendo sé stessa e rimanendo dunque in quel periodo. Fuggita dal castello e giunta poi nella città di Bakura, lasciò al mondo una profezia riguardante l’Alba del mondo che sarebbe arrivata in 20 anni. Nel mentre, i pirati di Kaido le spararono, e lei si accasciò a terra morente.
C’è però un elemento in tutta questa storia che ha attratto l’attenzione dei lettori, ovvero il fatto che Oda non abbia mostrato il corpo di Toki per dimostrarne la morte. Anzi, nel pannello che possiamo vedere, è proprio il fatto che Oda abbia deciso d’inserire una conversazione di questo tipo che lascia diversi dubbi sulla verità.
Viene chiesto cos’è accaduto alla moglie di Oden, qualcuno risponde che è stata confermata la sua morte a Bakura, e che non si è visto nessuno fuggire dal castello; tutti noi sappiamo che Toki potrebbe essersi lanciata nuovamente nel futuro, pronta ad assistere al sorgere dell’Alba tanto agognata.