Giudicare il valore delle carte Pokemon può essere un’impresa difficile anche per chi ha già esperienza con i GCC. Allo stesso modo, non importa quanti Pokedex abbiate completato, davanti ad una busta di Scarlatto e Violetto Evoluzioni a Paldea sarebbe comunque arduo determinare quale pezzo sia il più costoso a causa dei 12 diversi tipi di rarità.
In questa guida vi spieghiamo le differenze tra le tante rarità di carte Pokemon, con l’obiettivo di farvi comprendere meglio se ciò che avete trovato nel pacchetto appena aperto vale effettivamente qualcosa. Grazie all’inifinita popolarità del franchise, la caccia al rettangolino di cartone da migliaia di euro è sempre aperta, tanto che alcuni negozi specializzati hanno dovuto vietare la vendita dei prodotti agli adulti.
Ovviamente ci sono tantissimi fattori che contribuiscono al valore di una carta. I pezzi con meno ristampe sono sempre i più costosi, ed i collezionisti li ricercano semplicemente perché ne esistono pochi (come questo Pichu perfetto disegnato da un bambino); ma ci sono altri modi di fare soldi con le carte. I mon su cui si basano i mazzi più giocati del momento possono vantare un valore considerevole, poiché generalmente si includono in tripla o anche quadrupla copia, possibilmente con lo stesso disegno per chiarezza di gameplay e vanità.
Tutte le 12 rarità delle carte Pokemon, ordinate per valore
Identificare correttamente la rarità delle carte Pokemon richiede un attimo di impegno. La regola generale è che “se sbrilluccica” allora dovrebbe avere un valore dignitoso, ma questa massima non si applica al 100% dei casi. Molto spesso succede che una carta è relativamente comune solo in teoria, quando invece la realtà dei fatti è che nessuno la sta vendendo, facendone quindi salire esponenzialmente il valore.
Occorre inoltre fare una piccola avvertenza. Il mondo di Pokemon GCC (qui potete leggere di più sulla nuova applicazione per giocare gratis) è caotico e in continua evoluzione; una delle maggiori fonti di confusione è l’incoerenza tra versioni regionali e la forte tendenza da parte della Pokemon Company di rompere le regole precedentemente stabilite. Detto questo, le linee guida che vi presentiamo qui sotto dovrebbero darvi un’idea abbastanza chiara di cosa vale la pena provare a vendere al negozio specializzato più vicino.
Comuni, Non Comuni, Rare
Queste carte sono in assoluto le più facili da identificare. Non presentano mai una pellicola olografica (lo strato che fa “sbrilluccicare” la carta quando la si muove), e costituiscono la maggior parte dei pacchetti. Con l’eccezione di alcune Rare che potrebbero trovare spazio in un mazzo (solitamente si tratta delle evoluzioni finali di un mon molto potente), questa infima categoria viene anche affettuosamente chiamata “palta“, cioè fango. Insomma, potete benissimo usarle per aggiustare una sedia che dondola. Il simbolo nero in basso a sinistra aiuta a capire cos’è Comune (cerchio), Non Comune (quadrato ruotato), o Raro (stella).
Rare Olografiche e Rare Olografiche Inverse
Questi pezzi iniziano ad infilare timidamente il piedino nel reame della lucentezza. Le Rare Olografiche presentano l’effetto splendente solo sull’illustrazione, mentre le Rare Olografiche Inverse risplendono dappertutto tranne che sull’illustrazione, un po’ come se metteste una cornice di alto design attorno ad uno scarabocchio fatto al bar, su un tovagliolo. Sono una il complementare dell’altra, ed un modo economico per rendere speciale il proprio mazzo o il proprio raccoglitore.
V, Vmax, V Astro
Il bordino esterno nero è un tratto distintivo delle carte V-qualcosa, che prendono ispirazione dalla meccanica Gigamax e Dynamax di Spada e Scudo (non si tratta certo del primo easter egg derivato da quel titolo). Da questa fascia di rarità in poi bisogna parlare di Ultra Rare, la categoria più preziosa in assoluto — ma anche all’interno di questo grosso contenitore il valore preciso oscilla paurosamente.
Le Vmax possono essere giocate solo sopra una carta V che rappresenta lo stesso Pokemon; va da sé che le Vmax sono quindi più potenti — e per questo più costose. Lo stesso ragionamento può essere applicato alle V Astro, che vantano un potere assolutamente devastante, utilizzabile solo una volta a partita per una vittoria quasi assicurata.
Pokemon Radianti (shiny)
Le versioni Radianti comprendono un mon di colore diverso dal normale, come un Charizard nero o un Arcanine Giallo (che potrete ricevere gratis su Scarlatto e Violetto con un codice gratuito). Non si tratta di semplici ricolorazioni, ma di carte completamente diverse che necessitano di regole speciali. Ad esempio, tutti i mon di questo tipo sono di livello base, e ogni mazzo ha un limite massimo di una singola carta Radiante.
Bordo grigio: Full Art e Alternative Art
Se dalla bustina vi esce una di queste, siete autorizzati a sfregarvi le mani in compiacimento: le carte che vantano un’illustrazione a tutta cornice sono tra le più richieste e agognate sia dai giocatori che dai collezionisti, specialmente se quel disegno è in versione alternativa. Il valore di queste dipende, come sempre, dalla quantità di esemplari stampati, dalla popolarità del mon raffigurato, e non ultima dalla prevalenza nel gioco professionale, ma sicuramente potete dire di aver avuto fortuna.
Rara Segreta, Arcobaleno, Dorata
Dulcis in fundo, la crème de la crème: le rare segrete sono esemplari che fanno voltare la testa ai negozianti e attivano la salivazione dei collezionisti. Queste sono in assoluto le carte più costose che esistano, riconoscibili dal numero di serie che va oltre ai limiti dell’espansione (ad esempio la Kissara qui sopra, anche chiamata Iono, è la numero 269/193).
Il valore di molto più alto rispetto a tutte le altre carte Pokemon è giustificato dalla tiratura misteriosa: non è mai chiaro quante copie di ogni Rara Segreta vengano stampate, quindi ogni esemplare può rivelarsi un investimento molto redditizio.
I tipi notevoli di Rara Segreta sono la variante arcobaleno, in cui il soggetto principale è colorato con ondate prismatiche, e la variante dorata, dominata da blocchi di color del metallo più amato dall’uomo, ed infine le Galleria Allenatore, che associano al mon un allenatore in qualche modo a lui legato, ad esempio Zekrom ed N oppure Pikachu e Rosso.
Come determinare il valore esatto delle carte Pokemon?
Alla fine della fiera, le sezioni elencate qui sopra vi dovrebbero dare un’idea della “categoria di peso” in cui si trovano le carte che potete trovare nelle bustine. Tuttavia il modo migliore per capire precisamente quanto costa ogni pezzo è consultare i database dei rivenditori online, o, ancora meglio, recarsi ad un negozio fisico (potete trovarne uno vicino a voi consultando questa mappa), che probabilmente è più che felice di acquistare immediatamente la vostra copia per metterla nelle mani di un giocatore molto ingoblinito e ansioso di lanciare monete e sparare iper-raggi.