Oramai è un dato di fatto, tutti noi amiamo Berserk. Infatti ogni volta che esce un nuovo capitolo vogliamo assolutamente quello successivo per sapere il prima possibile cosa riserva il futuro al nostro Gatsu, nonostante dopo la prematura dipartita di Kentaro Miura ad occuparsi della serie adesso siano Kohji Mouri e gli assistenti dello studio Gaga.
Noi tutti quindi, arrivati a questo punto, sappiamo benissimo che Kentaro ha segnato moltissime generazioni sia attuali che passate. Ma quindi, chi è che ha influenzato Kentaro Miura?
Per rispondere a questa domanda non andremo ad analizzare ogni singolo capitolo di ogni volume, ma ci concentreremo su un personaggio in particolare e ciò che ha fatto durante un determinato periodo del manga. Tale personaggio è Grifis. Per capire ciò che ha influenzato Miura ci baseremo sulla vita di John Hawkwood, cavaliere inglese del XIV secolo.
Anno 1320: ci troviamo a Sible Hedingham nella contea dell’Essex. Qui nasce John Hawkwood o come verrà italianizzato in futuro da Niccolò Machiavelli, Giovanni Acuto. Della sua infanzia si sa ben poco: solo che era figlio di un conciatore di pelli. La sua vita vera si può dire che cominciò durante la guerra dei cent’anni, dove combatté per Edoardo III d’Inghilterra fino alla firma del trattato di Brétigny del 1360. Tale trattato consentiva una tregua dalla durata di 9 anni che portò alla fine alla prima fase della guerra dei cent’anni.
La vita di Grifis come quella di John ha un’origine umile, molto distante da quella borghesia caratteristica del XIV secolo che siamo abituati a vedere rappresentata. Miura, seguendo questo modello storico, fa iniziare la leggenda di Grifis esattamente come quella di John: su un campo di battaglia. Entrambi sono giovani quando impugnano per la prima volta un’arma, Hawkwood entrò in guerra all’età di 23 anni. Grifis invece comincio la sua carriera militare a soli 10 anni, non come cavaliere ma bensì come mercenario.
Compagnia Bianca
Dopo solo solo un anno dalla firma del trattato di Brétigny il nostro John Hawkwood ha 41 anni e la sua leggenda sta per cominciare. Il nostro cavaliere insieme al condottiero Albert Sterz crea la Compagnia Bianca o, come è conosciuta in quel periodo, Compagnia Bianca del Falco, armata composta da inglesi, francesi e tedeschi, molti dei quali erano reduci dalla guerra dei guerra dei cent’anni. Questa compagnia aveva come segno distintivo l’avere delle armature completamente bianche, oltre ad avere delle tecniche di combattimento completamente innovative per l’epoca.
La Compagnia Bianca si fece un nome a partire dal 1362, anni in cui arrivò in Italia. Per alcuni anni non ebbe rivali, sconfisse molti avversari e venne assoldata da Pisa nella guerra contro Firenze. In seguito al trionfo di quest’ultima, però, la Compagnia si sciolse temporaneamente nel 1364.
Anche Grifis, a quei tempi neofita della guerra, fonda il prima possibile una banda di mercenari e la nomina L’Armata dei Falchi. A differenza di John, che si trova in un contesto dove la guerra dei cent’anni è al momento sospesa, Grifis si trova in piena guerra. L’armata conta molti volontari e tra essi spiccano maggiormente Pippin, Korcus, Judeau, Caska e solo successivamente Gatsu. Rispetto a molti altri gruppi di mercenari, i Falchi si distinguono per la strategia curata fino ai minimi dettagli in grado di condurli sempre alla vittoria. Come la Compagnia Bianca, inoltre, anche L’Armata dei Falchi si fa ben presto notare e viene assoldata dallo stesso Re delle Midlands e integrata nelle truppe ufficiali del regno.
Gli ultimi 24 anni di vita di Giovanni Acuto cominciano con la rinascita della Compagnia Bianca. Successivamente questi venne addirittura nominato Signore per essersi distinto sul campo di battaglia. Fino al 1390 prese parte a molte battaglie che gli permisero di ottenere un’enorme fama. La sua vita si conclude nel 1394: la sua fu un’intera vita dedicata solo ed unicamente alla guerra.
Non passa molto tempo e Grifis viene nominato conte dallo stesso Re, ma ciò non viene ben visto dal resto della corte poiché non presenta nobili origini. Grifis però si lega molto alla figlia del Re, la principessa Charlotte. Tuttavia, quando Grifis approfitta del corpo della principessa in un momento di debolezza il Re, sentendosi tradito da Grifis, ordina al boia di torturarlo nel peggiore dei modi possibili. Al Falco Bianco vengono recisi i tendini e tagliata la lingua, ma in tutto questo non vi è neanche un’espressione di lamento da parte sua.
I due personaggi quindi, hanno molte analogie e si potrebbe pensare che Miura si sia ispirato alla vita di Hawkwood per il personaggio di Grifis.
“Per quanto siano irrealizzabili, la gente ama i sogni. Il sogno ci dà forza e ci tormenta, ci fa vivere e ci uccide. E anche se ci abbandona, le sue ceneri rimangono sempre in fondo al cuore… fino alla morte.”