One Piece 1086 è giunto solamente da pochi giorni innanzi agli occhi di tutti i lettori del manga, anche se molti hanno già letto le vicende di questo incredibile capitolo attraverso gli spoiler che sono spuntati online settimana scorsa. In ogni caso, che voi abbiate letto il capitolo in anticipo o rispettando la pubblicazione ufficiale, una cosa è indubbia: si è trattato di uno dei capitoli più intrattenenti degli ultimi tempi.
Tra tutti quelli usciti sin dalla fine di Wano, è stato sicuramente uno dei più ricchi per quanto riguarda la lore, le nuove informazioni e i dovuti chiarimenti di vecchi misteri. Ne abbiamo già parlato ampiamente negli scorsi giorni, ma sono numerose le scoperte che dobbiamo ancora approfondire.
Abbiamo parlato per il momento della grande quantità di nuovi nomi introdotti da Oda in un solo capitolo, e delle vere origini di Imu-Sama. In mezzo a tutto questo nuovo sapere, il mangaka ne approfitta anche per mostrarci i restanti Seraphim del Governo Mondiale, che fino a ora erano rimasti nascosti ai nostri occhi.
I Seraphim degli ultimi ex Shichibukai
In occasione della ribellione dei regni di Aegis e di Tanjine, il Governo Mondiale ha infine deciso di schierare tutti i suoi Seraphim. Grazie a questa decisione, ci vengono mostrati gli ultimi tre esseri che, come prevedibile, riprendono le sembianze dei rimanenti ex Shichibukai: si tratta di Doflamingo, Gecko Moria e Crocodile.
All’inizio della Saga Finale avevamo incontrato le repliche di Boa Hancock, Mihawk, Bartholomew Kuma e Jinbei, e con questo capitolo Oda decide di ultimare finalmente il quadro. Non conosciamo ancora i nomi degli ultimi tre Seraphim, ma ora abbiamo un’idea chiara del loro aspetto.
Le repliche viste tempo addietro hanno sicuramente reso più prevedibile immaginare come sarebbero stati anche gli ultimi tre Seraphim. Potevamo ipotizzare tranquillamente che anche questi avrebbero avuto un aspetto simile alle versioni giovani degli Shichibukai disegnati tempo fa da Oda, ma le cose sono leggermente differenti.
Abbiamo già fatto notare, infatti, come l’aspetto di Crocodile da giovane fosse privo della cicatrice sugli occhi, mentre per questo Seraphim Oda ha deciso di includerla. Non abbiamo certezza della ragione di tale scelta, che potrebbe anche essere una semplice esigenza stilistica del mangaka. Invece, Moria è decisamente più simile al suo vecchio disegno, come anche Doflamingo.
Nel frattempo che compiamo questa scoperta, le fiamme della ribellione stanno scuotendo il mondo di One Piece, e il Governo Mondiale sembra intenzionato a spegnerle a ogni costo. E questo non solo con l’ausilio dei Cavalieri Sacri, ma anche utilizzando queste repliche dal DNA lunariano tanto complicate da affrontare. Intanto, come se la staranno cavando a Egghead i nostri Mugiwara, assediati da questi esseri? Dobbiamo aspettare ancora qualche settimana per scoprirlo.