Finalmente nel nuovo capitolo di One Piece, il numero 1086, sembra siano stati mostrati praticamente tutti i sette Seraphim ispirati alla Flotta dei Sette di cui è stata inizialmente ipotizzata l’esistenza. Dopo averci presentato ad Egghead quelli di Jinbei, Bartholomew Kuma, Mihawk e Boa Hancock, con questo capitolo abbiamo visto come Vegapunk avesse terminato anche i lavori per i restanti tre, ovvero Crocodile, Doflamingo e Gekko Moria.
All’inizio della Saga Finale, quando essi sono stati introdotti, abbiamo potuto osservare le particolarità di queste nuove fortissime armi della Marina. Oda li ha realizzati ispirandosi alla loro forma “infantile” che aveva tempo addietro disegnato nelle SBS, aggiungendo a queste caratteristiche anche la pelle scura dei Lunariani e le ali di questa potentissima razza.
Detto ciò, i Seraphim in questione sono stati spiegati come delle sottospecie di “cloni” degli Shichibukai, realizzati attraverso il “fattore genetico” e residui genetici di Alber. Inoltre, grazie al sangue verde processato essi ottengono una crescita rapida e le abilità dei Frutti del Diavolo Paramisha degli ex componenti di questo gruppo.
Lo strano elemento nei nuovi Seraphim
C’è però un particolare riguardante Crocodile che sembra lasciare perplessi i fan, cioè le cicatrici che la sua versione Seraphim mostra sul volto. Vedendo il modo in cui Oda lo disegnò per mostrarlo quando era piccolo, possiamo notare come mancassero le sue iconiche cicatrici che gli attraversano il volto. Tuttavia, il suo Seraphim ispirato proprio a questo design riporta in modo chiaro questi marchi, cosa che risulta essere piuttosto strana.
Per quanto riguarda Moria infatti, possiamo notare come Vegapunk non lo abbia realizzato includendo anche le cicatrici sul collo e sulla faccia, o un collo più esteso rispetto al normale. Eppure, se Vegapunk ha deciso di rendere il clone di Crocodile identico alla sua versione reale, perché ciò non è stato applicato invece a Moria?
Lo scienziato dopotutto è un evidente perfezionista, e se l’aver deciso di mettere le cicatrici è stata una scelta dettata da ciò, allora avrebbe dovuto fare una mossa del genere anche per quanto riguarda lo scienziato di Thriller Bark.
La spiegazione più plausibile che ci viene da dare, riguarda una semplice scelta artistica dell’autore. Mostrare il pirata d’affari senza la sua cicatrice distintiva, effettivamente, potrebbe rendere difficile per i lettori riconoscere il suo Seraphim in mezzo agli altri, specialmente considerando la parziale somiglianza con quello di Mihawk.
Certo, c’è da dire che mentre il clone di Doflamingo possiede i suoi stessi occhiali (elemento benissimo escludibile per realizzarne il clone) anche nei confronti di Jinbei possiamo notare come non sia stata inserita la cicatrice dell’Uomo Pesce.
