Nel corso del manga di One Piece sono stati introdotti dei personaggi che non abbiamo potuto evitare d’odiare con ogni fibra del nostro corpo, ovvero i draghi celesti. Nonostante Oda sia stato capace di redimere alcune delle figure più sgradevoli viste sinora all’interno del manga (come nel caso di Moriah, giusto per fare un esempio) i tenryuubito sono sempre stati considerati impossibili da accettare e da farsi piacere.
Le loro manie di grandezza per via del proprio sangue “nobile”, l’aspetto particolarmente ripugnante e il modo in cui danno ordini a destra e a manca e mostrano un’incredibile arroganza e supponenza verso gli altri sono solo alcuni degli elementi che agli occhi dei lettori li hanno resi degli individui da detestare.
Tuttavia, dopo l’introduzione di Mjosgard in un flashback ambientato diversi anni prima nel regno di Ryugu, è stato mostrato come tra i draghi celesti vi siano anche alcuni in grado di “redimersi” e diventare alleati della popolazione “comune”. Mjosgard in particolare, dopo la sua apparizione al Reverie, si è mostrato particolarmente fedele a Shirahoshi, principessa figlia della regina Otohime, ovvero colei che salvò Mjosgard dopo che egli fu vittima di un naufragio nell’isola degli uomini-pesce.
Un addio per Mjosgard?
Mjosgard Donquixote, seppur avente lo stesso sangue di Doflamingo, è cambiato molto rispetto a quando era un normale drago celeste. Egli ha riottenuto il proprio orgoglio e sguardo feroce, ma lo utilizza per proteggere Shirahoshi dalle grinfie di Saint Charlos, il quale ha tentato due volte di rapire la principessa per renderla sua schiava.
Nel secondo tentativo in particolare Mjosgard ha permesso a Leo e Happo Sai di salvare Shirahoshi, lasciando che i due pirati intervenissero in modo da dare una lezione indimenticabile a Charlos, ed evitando che la famiglia reale di Ryugu venisse coinvolta in un attacco nei confronti dei tenryuubito. Il risultato è stato un “tentativo d’assassinio”, da parte di Mjosgard nei confronti di Charlos.
Dopo gli eventi del Reverie, Kurouma disse come la vicenda tra draghi celesti sarebbe stata gestita dai Cavalieri Sacri, figure ancora ignote nel mondo di One Piece ma che sappiamo essere regolatrici dei rapporti tra gli abitanti di Marijoa, tra le varie altre mansioni. Nel capitolo 1086 però scopriamo una verità molto amara: Mjosgard è stato condannato a morte dai Cavalieri per via delle sue azioni.
Non ci aspettavamo affatto un epilogo simile, considerando come egli fosse un drago celeste; eppure, pare che i poteri conferiti ai Cavalieri siano capaci di scavalcare il loro status di “divinità”, cosa che sembrava trasparire già per via del loro ruolo “diplomatico” tra tenryuubito, ma che ora viene finalmente confermata.
Aver aggredito uno dei suoi simili potrebbe essere stato considerato come un gesto di rivolta e tradimento verso il Governo Mondiale, conducendo così a tale decisione. Dopotutto, lo stesso Garling Figarland mostra il suo disprezzo per tali azioni, spiegando come “chi difende l’immondizia, è peggio dell’immondizia”.
I Cavalieri Sacri in questa circostanza assumono un ruolo simile a quello del Cipher Pol, ma rivolto ai tenryuubito: essi si occupano di disporre dei “nemici del Governo” che abitano Marijoa. Vediamo allora, alla fine del capitolo, il terribile destino di Mjosgard: crocefisso e deriso dai vari draghi celesti.
