Chi tra noi non ha mai immaginato di ritrovarsi di colpo a vivere una vita completamente diversa? Tra gli appassionati di anime e manga, poi, questo fantasticare è molto comune: leggere, del resto, porta naturalmente a far viaggiare la fantasia e come tale talvolta è impossibile fermarsi dall’immaginare l’impossibile. Gli anime di genere isekai, infondo, non fanno altro se non partire da questo desiderio di fuga dalla quotidianità che, consciamente o inconsciamente, tutti possediamo.
Il termine “isekai” significa letteralmente “mondo differente” e definisce un genere della produzione giapponese in cui improvvisamente il protagonista di turno si ritrova trasportato in una realtà completamente diversa rispetto alla propria; talvolta vi è una ragione per tale evento, altre invece non viene fornita una spiegazione. L’anime ad aver fatto scoppiare la “isekai mania” è sicuramente Sword Art Online, nato prima come light novel e poi esploso definitivamente grazie agli adattamenti, in cui il protagonista Kirito viene trasportato all’interno del mondo di un videogioco. Non è, però, l’unico isekai in circolazione ed è ben lontano dall’essere il migliore o anche solo il più interessante.
Ecco perché abbiamo deciso di esplorare il mondo isekai per voi e di selezionare i cinque anime di questo genere che, dal nostro punto di vista, costituiscono una piccola rivoluzione del genere e sono perciò i migliori in circolazione.
Drifters
Kohta Hirano è da sempre una garanzia, e se mescoliamo il suo estro creativo ad un genere che per definizione permette agli autori di spaziare all’infinito non potevamo non ottenere un’opera da guardare col fiato sospeso, pronti ad epicità e battaglie tamarre come Hellsing ci ha insegnato.
I protagonisti di Drifters sono guerrieri trasportato in un mondo alternativo del quale conosciamo ben poco, costretti a lottare una misteriosa guerra contro la fazione degli Ends, guidata dal Re Nero.
Drifters ha, purtroppo, un difetto sul quale è difficile sorvolare: quasi tutti i personaggi provengono dalla mitologia o dalla storia giapponese e pertanto per uno spettatore occidentale è difficile (se non impossibile) comprendere pienamente ciò che sta accadendo. A differenza dei guerrieri, però, il Re Nero potrebbe stuzzicare la fantasia di noi occidentali e costringerci a riflettere su temi importanti come il libero arbitrio, il modo in cui l’uomo sfrutta la sua libertà e la brutalità che caratterizza ogni singola epoca della storia del mondo.
La prima stagione di Drifters è disponibile interamente sulla piattaforma streaming di VVVID, mentre il manga è edito da J-Pop.
My Next Life as a Villainess
Completamente diverso da Drifters per toni e contenuti, My Next Life as a Villainess è un’altra delle infinite declinazioni degli isekai: la protagonista è Catarina, una ragazza che dopo essere morta nel mondo reale si risveglia nel mondo di Fortune Lover, un otome game che stava giocando poco prima della sua dipartita. C’è, però, un problema molto grosso: Catarina non si è reincarnata nei panni dell’eroina di questo gioco, bensì dell’antagonista.
Da qui inizierà la disperata corsa di Catarina per cambiare a tutti i costi il suo destino e prevenire tutti i finali negativi che Fortune Lover ha in serbo per lei.
My Next Life as a Villainess è un’opera in cui il divertimento fa da padrona ma nella quale, comunque, non mancano i momenti seri in cui viene approfondito il passato di alcuni personaggi o la difficile situazione attuale di altri. Catarina, nella sua assoluta ingenuità, è una protagonista carismatica che non esita mai a dire ciò che pensa e forse è proprio questo il motivo per cui tutti gli altri non possono fare altro che innamorarsi di lei e desiderare di stare al suo fianco per proteggerla.
La prima stagione di My Next Life as a Villainess è disponibile su Crunchyroll. Il manga e la novel, invece, rimangono inediti nel nostro paese.
Vita da Slime
L’incipit degli isekai è quasi sempre lo stesso: un protagonista molto generico muore nel mondo reale e si risveglia nei panni del personaggio di un videogioco o di un romanzo. Semplice, no? Beh, Vita da Slime stravolge completamente questo incipit e ci mette di fronte ad una realtà del tutto diversa.
Il protagonista non si reincarna in un eroe, né in un villain o in una comparsa, bensì… In uno slime, una creatura gelatinosa con diversi assi nella manica. A tale premessa, già piuttosto stravagante e atipica per il genere, seguono altrettante stramberie che vi porteranno a ridere a crepapelle durante la visione, anche se ovviamente non mancheranno dei momenti seri e, soprattutto, il Limur (vero punto di forza della serie) riuscirà sicuramente a farvi emozionare.
L’anime di Vita da Slime è disponibile su Crunchyroll, che dall’ottobre dello scorso anno ne cura il doppiaggio italiano. Il manga, invece, è pubblicato da Star Comics.
I’m in Love with the Villainess
Spesso all’interno degli isekai capita che il lato romantico sia in primo piano tanto quanto quello relativo al fantasy o all’avventura: I’m in Love with the Villainess mescola perfettamente fantasy, romanticismo e dà vita ad uno degli isekai più interessanti ed eclettici che troverete in circolazione.
La protagonista della storia è Rei, una ragazza che dal mondo reale si ritrova improvvisamente trasportata nell’universo di Revolution, il suo otome game preferito. Detta così la premessa potrebbe sembrare la stessa di My Next Life as a Villainess, ma tra le due opere (entrambe tratte da light novel) c’è un’importante differenza: Rei non è minimamente interessata ai protagonisti maschili di Revolution. L’unica di cui è innamorata è Claire, l’antagonista, che sin dal primo capitolo non mancherà di maltrattarla e denigrarla.
Da questa semplicissima premessa inizierà una storia ricca di complotti di palazzo in cui la componente politica e l’approfondimento dei personaggi fanno da padroni, il tutto mescolato perfettamente ad elementi fantasy, un world-building più che eccellente e romanticismo.
L’anime di I’m in Love with the Villainess, a differenza degli altri citati fino ad ora, deve ancora vedere la luce: la serie uscirà infatti questo ottobre sulla piattaforma streaming di Crunchyroll. Il manga inizierà invece questo inverno grazie all’editore Star Comics, che lo ha annunciato al Napoli Comicon qualche mese fa.
Re:Zero – Starting Life in Another World
In una lista dei migliori isekai della storia non poteva certo mancare quello che, assieme a Sword Art Online, ha sicuramente contribuito a dare vita e sedimentare il genere nella mente di ogni fan di anime e manga che si rispetti: Re:Zero.
L’opera, anche in questo caso tratta da una serie di romanzi ancora in corso, tratta della storia di Subaru, un giovane ragazzo privo di ambizioni o desideri per la sua vita che un giorno si ritrova catapultato in un mondo di cui non conosce niente. Una prima particolarità di Re:Zero è proprio questa: Subaru, a differenza di Rei in Villainess o Catarina in Otome Game, non ha la minima conoscenza del mondo in cui si trova e il suo viaggio alla scoperta di esso è inevitabilmente anche il nostro.
Il cast di Re Zero è uno dei motivi per cui la serie è così apprezzata: ricca di personaggi pieni di sfaccettature, ciascuno di loro avrà il suo spazio e il suo momento per brillare piccolo o grande che sia nel corso della narrazione. Subaru ed Emilia, che teoricamente dovrebbero essere i protagonisti, non sono mai davvero gli unici al centro dell’attenzione: anzi, capita molto spesso che l’attenzione si sposti da Emilia ad altri co-protagonisti o che Subaru finisca in secondo piano per favorire lo sviluppo di altri membri del cast.
Sicuramente un classico del genere isekai e, inutile dirlo, non vediamo l’ora di guardare la terza stagione dell’anime! Se volete recuperare le prime due stagioni, invece, potete trovarle su Crunchyroll.