Dopo tanto tempo, di recente ogni nuovo capitolo di One Piece ci ha portato a vedere più da vicino personaggi che tramano nell’ombra sin dall’inizio del manga. Grazie a ciò ci è stato rivelato qualche dettaglio importante sul Governo Mondiale e sulla misteriosa “D” che diversi pirati e non si ritrovano nel loro nome.
Proprio in quest’occasione è tornato anche il tema delle origini di Ace e del suo nome legato a Portgas D. Rouge e Gol D. Roger, entrambi possessori della D nel loro nome. Sandman nelle scorse ore ha fatto riemergere giusto in tempo una dichiarazione sulla “D” nel nome del fratello di Luffy.
Attenzione, dopo la spiegazione del tweet potreste trovare degli spoiler importanti per il capitolo 1085, dunque vi suggeriamo di proseguire con la dovuta cautela.
Un fratello dalle origini impreviste
Il fatto che Ace fosse figlio di Roger non era in realtà mai stato reso esplicitamente noto all’interno del manga. Nell’anime infatti vi è una differenza piuttosto importante rispetto all’opera originale, dove possiamo vedere nell’incontro tra Sabo e Luffy come il primo sia stato colui che ha informato il capitano dei Mugiwara delle reali origini di Ace.
In realtà, la decisione di rendere Ace figlio di Gol D. Roger non era nemmeno stata necessariamente programmata da Eiichiro Oda, o almeno questo è ciò che viene da interpretare leggendo le parole che l’autore pronunciò prima dell’arco di Marineford, rivolgendosi ad uno dei suoi editor.
“Prima dell’arco di Marineford, improvvisamente Oda chiese al suo editor: “Che ne penseresti se si scoprisse che Ace è il figlio di Roger?” L’editor si mostrò molto sorpreso. Oda era soddisfatto del modo in cui esso ha reagito, e per questo ha deciso d’inserirlo.”
Before the Marineford War arc, Oda suddenly asked his editor, “What do you think if Ace turns out to be Roger’s son? The editor was very surprised. Oda was pleased with how he reacted and decided to go with it.💪《Editors’ talk show in July, 2017》 pic.twitter.com/AoywGhFSVD
— sandman (@sandman_AP) June 1, 2023
Questo discorso torna rilevante all’interno del capitolo 1085, dove vediamo un piccolo flashback da parte di Sabo in cui ricorda delle parole dette da Ace da bambino. Dopo che Sabo fece notare come sia Luffy che Ace avessero la “D” nel loro nome, chiese se fosse una coincidenza.
Per tutta risposta, Luffy ed Ace si mostrarono piuttosto ignari e disinteressati dal significato. L’ex possessore del Mera Mera no Mi in particolare, sostenne come anche Sabo avrebbe potuto ottenere la “D”, dandogli così il nomignolo di “Sa D. Bo”.
Vedere il modo in cui la “D” si riconnette adesso nella storia fa stupire ulteriormente dell’incredibile abilità d’improvvisazione e pianificazione che possiede Oda. Ace si è presentato come un personaggio “di passaggio”, utile per la crescita di Luffy, ma al contempo adesso diventa davvero significativo per spiegarci l’essenza dietro il significato di avere la “D” nel proprio nome.
Il nuovo capitolo ci mostra come anche Sabo sia rilevante per la storia tanto quanto lo è stato Ace nonostante tutto, e ad aggiungere ulteriore peso a questa dimostrazione vi è il “compito” che Cobra Nefertari ha appena lasciato a Sabo, ovvero le rivelazioni riguardanti il Governo Mondiale, Lily, Bibi e tutta la famiglia di Alabasta.